Alice Hoffman


Nata nel 1952 a New York, è cresciuta nella città operaia di Long Island, in una posizione, come dice lei stessa, di osservatrice della vita. I suoi genitori divorziarono quando Alice aveva otto anni, in un periodo in cui i genitori non divorziavano, e sua madre lavorava in un tempo in cui le madri non lavoravano. Entrambi avevano frequentato il college, cosa rarissima nel quartiere, così che Alice decise subito che quella scelta non era valida anche per se stessa. Di certo non credeva che le parole avrebbero rappresentato la sua carriera. Dopo il diploma, nel 1969, frequenta i corsi serali della Adelphi University e in seguito, tra i 1973 e il 1974, il Creative Writing Center della Stanford University. Scrive il suo primo romanzo a ventun’anni, nel periodo di studio a Stanford, grazie all’interessamento del professore e scrittore Albert J. Guerard e di sua moglie, che le permisero di pubblicare un racconto sulla rivista «Fiction». Il racconto colpì il leggendario editor Ted Solotaroff, che le chiese se avesse un romanzo pronto da pubblicare; da allora Alice iniziò a scrivere quello che diventerà Property of, pubblicato nel 1977. Oggi Alice Hoffman ha scritto e pubblicato quindici romanzi, due libri di racconti e sei libri per bambini. La sua opera è stata tradotta in venti lingue diverse. I suoi lavori sono stati segnalati come libri dell’anno da «New York Times», «Entertainment Weekly», «The Los Angeles Times», «Library Journal» e «People Magazine». Ha lavorato anche come sceneggiatrice e, tra gli altri, è autrice dello screenplay di Independence Day. I racconti di Alice Hoffman sono stati pubblicati su molte riviste, tra cui «The Boston Globe Magazine», «Kenyon Review», «Boulevard», «Redbook», «Architectural Digest», «Gourmet», «Premier», «Self», «Southwestern Review». Sposata, Alice Hoffman vive nei sobborghi di Boston e ha due figli. Oltre alla scrittura, ama passeggiare con gli amici sulla spiaggia. Di sé dice «soprattutto, lavoro, e ho sempre la sensazione che non ci sia abbastanza tempo. Sento di essere molto fortunata ad essere una scrittrice». In Italia nel 2005 è stato tradotto da Fazi il suo La regina di ghiaccio.

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