Georges Bataille


Georges Bataille nasce il 10 settembre 1897 a Billon, Puy-de-Dome, nella Francia centrale. Sua madre è di natura psichica instabile, suo padre è afflitto da una degenerazione da sifilide, ed è già cieco al momento del concepimento del figlio. Nel 1900 la famiglia Bataille si trasferisce a Reims dove l'adolescente Georges si converte al cattolicesimo, si fa battezzare e si avvia al seminario per diventare sacerdote; dopo pochi anni ci ripensa e addirittura interrompe ogni rapporto con la Chiesa. Viene poi chiamato alle armi, ma è subito riformato per la malattia polmonare della quale soffrirà per tutta la vita. Al momento dell'esplosione del conflitto mondiale madre e figlio sfuggono all'occupazione tedesca abbandonando il capofamiglia ormai completamente paralizzato che di lì a poco muore, infliggendo al figlio un insuperabile senso di colpa. Nel 1922, dopo un periodo di docenza all'Università di Madrid, ritorna a Parigi dove si impiega presso la Biblioteca Nazionale, e aderisce ai circoli in cui si viene formalizzando il credo surrealista, sotto l'egida di Breton. Sposa l'attrice Sylvia Makles che, in seconde nozze, sarà moglie di Jacques Lacan. Il dissidio con Breton e il movimento surrealista non tarda ad emergere e presto la rottura è totale. Un riavvicinamento con un intellettuale del gruppo di Breton avviene al momento dell'avvento continentale del fascismo: insieme a Roger Caillois fonda la rivista «Contrattacco», in difesa dei valori comunitari traditi dal socialismo reale. Nel 1931 Bataille aderisce attivamente al Cercle Communiste Démocratique assieme ad altri comunisti dissidenti tra cui Raymond Queneau e Simone Weil, ma la sua concezione di rivoluzione come scatenamento e catastrofe viene duramente contestata. Nel 1936 fa parte del circolo esoterico de L'Acéphale e della sua versione esoterica, il Collegio di Sociologia i cui lettori sono di straordinaria caratura: tra loro, Pierre Klossovski, Jean-Paul Sartre, Claude Levy-Strauss, Walter Benjamin, Theodor Adorno. Dieci anni dopo, Bataille è considerato un riferimento imprescindibile sia per la filosofia che in ambito letterario. È grazie al suo occhio preveggente che vedono la luce i primi lavori di Barthes, Derrida, Blanchot e Foucault. La tubercolosi che lo colpisce in questi anni, seppur curata, gli causa un indebolimento del sistema immunitario che lo conduce alla morte nel 1962.

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