Seamus Heaney


Seamus Heaney, definito da Robert Lowell il più importante poeta irlandese dopo Yeats, premio Nobel per la letteratura nel 1995, riferendosi alla sua poesia scrive: “Penso alle tematiche personali e irlandesi come fossero le vocali e alla consapevolezza letteraria nutrita dall’inglese come fosse le consonanti”. Restare fedele all’esperienza storica collettiva e mantener fede alla propria soggettività: questi i poli dialettici, gli imperativi morali tra cui oscilla la sua poesia. Heaney nasce il 13 Aprile del 1939 a Castledawson, al sud della Contea di Derry, nell'Irlanda del Nord. Primo di nove figli, trascorre l’infanzia nella casa colonica del podere di Mossbawn, dove il padre lavora come fattore. La madre, personalità rigida e austera, comparirà più volte nelle liriche di Seamus come il prototipo della donna irlandese cattolica, capace di rappresentare il perno della condotta morale della vita familiare. Negli anni della Seconda Guerra Mondiale, Heaney frequenta la scuola elementare di Anahorish, poi viene ammesso con una borsa di studio al collegio cattolico Saint Columb, a Derry. Una seconda borsa di studio gli permette di frequentare la Queen's University di Belfast. Conseguita la laurea in Letteratura Inglese, inizierà, nel ’63, la sua carriera di lecturer di Letteratura Inglese al St. Joseph's College di Belfast. In questo periodo pubblica alcune sue poesie nella rivista accademica con lo pseudonimo "Incertus". La produzione giovanile risente della lettura di Robert Frost e Ted Hughes, ma in seguito sulla sua poetica diventano sempre più influenti Wordsworth, Manley Hopkins, Thomas Hardy e anche Dante. Vero maestro per Heaney, però, è stato Patrick Kavanagh, poeta dell'Ulster che all'inizio degli anni Sessanta è ormai alla fine della sua produzione artistica. Nel frattempo, insieme a Derek Mahon, Micheal Longley e molti altri giovani talenti, comincia a frequentare un workshop di poesia tenuto da un famoso professore, il poeta Philip Hobsbaum, fondatore del "Group". In occasione del Festival di Belfast '65, gli verrà offerta l'occasione di pubblicare, a 26 anni, un primo gruppo di undici poesie. Il prestigio del giovane poeta cresce, Heaney diventa docente ospite all'Università della California, collabora con «The New Statesman», «The Listener» e con la BBC. Sono anni ricchi di riconoscimenti per il poeta, nel ’66 Faber& Faber pubblica la sua prima raccolta, Death of a Naturalist, che riceve l' E.C. Gregory Award e il Geoffrey Faber Memorial Prize; nel 1969, verrà pubblicato il suo secondo volume di poesie, Door into the Dark. Questi stessi anni, però, che vedono l’affermarsi di Heaney come una delle voci più influenti della poesia contemporanea, rappresentano la stagione più buia della storia d’Irlanda: la tensione tra cattolici e protestanti si inasprisce fino a sfociare nei drammatici episodi del 30 Gennaio del ‘72. Sconvolto dai fatti del Bloody Sunday, Heaney rinuncia all’incarico che gli era stato affidato già dal ’66 alla Queen's University come Senior Lecturer in Letteratura Inglese Moderna e si trasferisce nell’Eire. Si rifugia in un isolamento riflessivo da cui nascono raccolte come Wintering out (1972) e North (1975), i cui versi consegnano alla poesia il ricordo degli scontri sanguinosi di cui fu spettatore. In poesie come The tollund man (Wintering out), affascinato dal ritrovamento archeologico di corpi di duemila anni fa scoperti mummificati nelle torbe danesi con chiari segni di morte violenta, associa il destino delle vittime sacrificali dell’età del ferro ai ‘martiri’ politici dell’Irlanda del Nord. Docente all'Università di Harvard, viene nominato nel 1984 "Boylston Professor of Rhetoric and Oratory"; ricopre la prestigiosa cattedra di poesia all'Università di Oxford. Nel 1995 l'Accademia Svedese gli conferisce il Premio Nobel per la letteratura. Negli anni successivi alla consegna del premio, Seamus Heaney si trasferisce a Dublino, dove compone le raccolte The Spirit Level e Electric Light.

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