Il grande balzo all’indietro

Traduzione di Anna D’Elia
Prefazione di Fausto Bertinotti

Cosa vuol dire vivere all’epoca della “dittatura del neoliberismo”? Se dopo la fine della guerra fredda, con un “grande balzo all’indietro” che mira a negare un secolo di socialdemocrazia e di compromesso tra capitale e lavoro, la retorica e la pratica del neoliberismo sono entrate con prepotenza nel nostro modo di pensare (compreso quello di una parte rilevante della sinistra), la ragione non sta nell’irrevocabile cammino della storia, o in altre invenzioni metafisiche: bensì in un lungo e meticoloso processo di preparazione ideologica. Il neocapitalismo selvaggio è infatti, come mostra Serge Halimi in questo saggio dal ritmo di un grande reportage, un’ideologia perfezionata negli anni Ottanta sotto le amministrazioni Reagan e Thatcher e poi diffusa, con le buone o con le cattive, in tutto il pianeta, costringendoci a vivere in un mondo economico spietato e drammaticamente iniquo e a rinunciare – senza alcuna invalicabile necessità – a ogni visione alternativa dell’ordine mondiale improntata a principi di redistribuzione del benessere. Questo libro, un grande best-seller in Francia, aggiornato dall’autore per l’edizione italiana, è non solo un potente atto d’accusa antiliberista, ma la più avvincente e intelligente ricostruzione storico-politica della grande cavalcata neoliberista in USA e in Europa.