Roberto Galaverni

Il poeta è un cavaliere Jedi

COD: 2bb232c0b13c Categorie: , Tag:

Una difesa della poesia

Collana:
Numero collana:
128
Pagine:
138
Codice ISBN:
978881127245
Prezzo cartaceo:
€ 15,00
Data pubblicazione:
24-02-2006

Attraverso una costellazione di poeti classici e contemporanei, italiani e stranieri– da Dante a Leopardi, da Montale a Pasolini, da Zanzotto a Magrelli, ma anche Eliot, Auden, Brecht, Szymborska, Heane – a partire dal motivo centrale poeta-impero vengono reinterpretate da Galaverni alcune grandi questioni della poesia e in generale della creazione artistica: il rapporto col mondo, l’impegno civile, la relazione tra individuo e comunità, tra responsabilità e libertà, il senso della tradizione, la forza del poeta e della lingua, la resistenza ai luoghi comuni e agli stereotipi, come a ogni condizione di uniformità e di mortificazione dell’essere.

IL POETA È UN CAVALIERE JEDI – RECENSIONI

 

LA VOCE DI ROMAGNA
– 06/09/2008

 

Il critico astronomo

 

 

 

Isabella Leardini, LA VOCE DI ROMAGNA – RIMINI
– 12/05/2008

 

Quella piccola sfera magica che chiamiamo poesia del luogo

 

 

 

Vincenzo Oliveri, CORRIERE ADRIATICO
– 19/04/2008

 

“Il poeta è il giardiniere della lingua”

 

 

 

Alessandro Moscé, CORRIERE ADRIATICO
– 06/10/2007

 

Il poeta è come un cavaliere Jedi

 

 

 

Ambra Crociani, LA VOCE DI ROMAGNA
– 31/08/2007

 

Com’è difficile la rima fiore-amore

 

 

 

CORRIERE ADRIATICO
– 08/02/2007

 

Galaverni e “Il poeta è un cavaliere Jedi”

 

 

 

Alberto Toni, AVANTI!
– 07/12/2006

 

Versi & commenti

 

 

 

CORRIERE DI ROMAGNA
– 28/10/2006

 

D’Altrocanto è poesia

 

 

 

LA VOCE DI ROMAGNA RIMINI
– 01/09/2006

 

“Un rapporto ad alta tensione, senza garanzie e senza rete”

 

 

 

Nicola Vacca, SECOLO D’ITALIA
– 04/07/2006

 

I poeti, cavalieri Jedi assediati dai critici

 

 

 

Flavio Santi, LIBERAZIONE
– 11/06/2006

 

Poesia, una spada per anime pigre

 

 

 

Sergio Rotino , STILOS
– 23/05/2006

 

Il cavaliere dalla pura forza

 

 

 

Sergio D’Amaro, GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
– 28/05/2006

 

Il giardiniere della lingua

 

 

 

Pierangela Rossi, AVVENIRE
– 11/05/2006

 

Dante e Brodskij, Jedi nelle guerre stellari della poesia

 

 

 

Andrea Cortellessa, L’INDICE
– 01/05/2006

 

Una luccicante spada laser

 

 

 

Nicola Vacca, SECOLO D’ITALIA
– 13/04/2006

 

E’ tornato lo Jedi? Sì, ma oggi scrive poesie

 

 

 

Enzo Siciliano, L’ESPRESSO
– 16/03/2006

 

Disobbedienza in versi

 

“Il poeta è un cavaliere Jedi” di Roberto Galaverni ha l’andamento dei classici trattati scritti “in difesa della poesia”, il procedere per associazioni e confronti legati a quanto alcuni poeti hanno scritto sulla propria attività, ricavando lungo il percorso la certezza della impermeabilità della poesia a tutto quanto è praticità o, nell’esistenza, sostanza residuale e ripetitiva. L’idea è che la poesia sia un atto particolarissimo di conoscenza che si attua attraverso il linguaggio, per cui ogni poeta, scrivendo, compie un gesto di identificazione in un linguaggio che è poi la sua patria i cui confini sono segnati da emozioni, pure se incrociano paesaggi e comportamenti. Ma la poesia è anche un atto morale, poiché è una disinteressata affermazione di libertà e disobbedienza a ogni norma per l’affermazione di una singolarità espressiva che è pura proprietà del poeta. Possono esservi alle sue spalle tradizioni e legami di filiazione, ma la poesia vera è quella che rigenera, o mette a tacere quelle tradizioni e quelle filiazioni. Brodskij e Heaney aiutano Galaverni nel suo viaggi, che poi tocca il corpo cospicuo di alcuni poeti italiani del ‘900, Montale o Pisolini per esempio. Di Pasolini gli piace sottolineare la polemica sottintesa in “Trasumanar e organizzar” contro la degradazione della lingua operata dalla cedevolezza agli automatismi gergali. La poesia è sempre una rivolta “contro colui che comanda”, e la rivolta si esercita anzitutto nella purificazione della lingua. Così, di Montale, Galaverni tiene a mettere in evidenza che la forza poetica della poesia di lui “non prescinde dalla presenza di una forza, da una reazione e da un attrito, da una spinta oppositiva e insomma dall’affermazione di una vitalità”. Il bello di questo libro originale sta nel suo affermare che quella lingua “sempre in armi” che p la lingua della poesia, “mai elitaria ma sempre iscritta nel cerchio della vita dell’uomo” è al fondo un reale argine antropologico.

 

Paolo Febbraro, IL MANIFESTO
– 02/04/2006

 

Nella poesia una lingua ad alta tensione

 

 

 

Alberto Casadei, STILOS
– 28/03/2006

 

Cos’è la poesia? Una dedizione al linguaggio

 

 

 

Davide Brullo, IL DOMENICALE
– 25/03/2006

 

La poesia salvata dagli Jedi

 

 

 

C. Su., IL RESTO DEL CARLINO
– 22/03/2006

 

Contro i luoghi comuni il poeta fa lo Jedi

 

 

 

Valentina Desalvo, REPUBBLICA BOLOGNA
– 21/03/2006

 

Da Dante a Guerre Stellari così si difende la poesia

 

 

 

Guido Conti, ITALIA OGGI
– 03/03/2006

 

Il poeta è un cavaliere Jedi

 

 

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