Arianna Porcelli Safonov

Storie di matti

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Collana:
Pagine:
192
Codice ISBN:
9788893252263
Prezzo cartaceo:
€ 16
Codice ISBN ePub:
9788893252508
Prezzo eBook:
€ 6.99
Data pubblicazione:
13-07-2017

«I pazzi sono tra noi e hanno un sacco di like».

Che ci capiti o no di vederli, i matti sono tra noi. Per strada, alle poste, ai matrimoni. Sono moltissimi e forse più pericolosi di quelli di una volta rinchiusi in manicomio: hanno solo cambiato i connotati.
I matti della porta accanto sono un movimento sempre più evidente e distruttivo. Quelli malati di socialità sono a briglia sciolta all’apericena o in fila dal nutrizionista. La loro versione 2.0 è composta per la maggior parte da persone dichiarate normali, pregevoli, da conoscere, imitare o invitare alle feste. Ma la cosa che più ghiaccia il sangue è la loro evoluzione. I matti odierni non solo si sono inseriti nel tessuto sociale come se niente fosse, ma sono riusciti a piazzarsi ai piani alti dei grattacieli o dei governi. Oppure sono in vestaglia ad annaffiare i cespugli di bosso nel nostro pianerottolo ogni mattina alla stessa ora, sono in fila con noi al supermercato, pronti a linciarci se chiediamo di passare avanti perché abbiamo solo il detersivo da pagare. O, ancora, sono nel nostro letto da vent’anni. I nuovi pazzi sono i nostri sindaci, i nostri tabaccai, nostra moglie, nostro marito, il nostro amministratore delegato, l’amica di nostra figlia o semplicemente il tipo che ci siede accanto in treno. Ci attirano nella loro inquietante rete appiccicosa facendoci accettare tutto il marcio e malato come vero, assodato, chic o quantomeno normale. E così: a ogni città il suo matto come in questo spassosissimo, folle, pirotecnico e ferocissimo libro, scatenato ritratto di gruppo dall’autrice di Fottuta campagna.

Hanno detto di Fottuta campagna:

«Una narrazione che tiene la giusta distanza tra la realtà e lo sguardo autoironico di chi racconta».
Tiziana Lo Porto, «il Venerdì»

«Spassosa commedia autobiografica che smonta i falsi miti della realtà bucolica».
Eleonora Molisani, «TuStyle»

«Esilarante e non scontato racconto, scritto con una robustissima dose di autoironia».
Mirko Volpi, «Il Foglio»

«Ci voleva la penna corrosiva di un’attrice comica per uccidere l’ultima delle divinità pagane: il dio-bio. Spassosissimo libro sui falsi miti della vita rurale».
Camilla Tagliabue, «Il Fatto Quotidiano»

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