Prefazione di Sergio Rossi a «Il fallimento della moneta» di Enrico Grazzini

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Questo volume analizza in modo chiaro, brillante e ap­profondito diversi problemi di carattere macroeconomico legati all’emissione monetaria da parte del sistema banca­rio nel mondo contemporaneo. L’autore spiega in un lin­guaggio comprensibile a qualsiasi tipologia di lettori le ori­gini monetarie e strutturali delle crisi finanziarie, come quella scoppiata nel 2008 a livello globale, e offre anche delle soluzioni nell’interesse dell’insieme della collettività. L’obiettivo è di trasformare gli istituti bancari da creatori di moneta-debito a sostenitori delle attività economiche che soddisfino i bisogni di tutti i portatori di interesse nel sistema economico, e non soltanto dei soggetti che si trova­no al vertice della piramide sociale.

L’emissione monetaria associata alla concessione di cre­dito da parte delle banche è in realtà un fattore di fragilità e di crisi per l’insieme del sistema economico nella misura in cui le istituzioni bancarie abusano della loro capacità di emettere moneta per aprire delle linee di credito destinate a svolgere delle transazioni finanziarie che non fanno au­mentare il reddito nazionale: in tal modo, aumentano i de­biti privati nell’insieme dell’economia senza che si produca il reddito necessario per rimborsare questi debiti. Fintanto che la finanza di mercato genera i rendimenti attesi dalle principali istituzioni finanziarie (tra cui si trovano soprat­tutto le banche di importanza sistemica, ossia quelle “trop­po grandi per fallire”), il grande casinò della finanza globa­le permette agli azionisti di queste istituzioni di arricchirsi a discapito del bene comune. Quando queste attività di ca­rattere speculativo si dimostrano fallimentari, la crisi finan­ziaria che ne scaturisce può colpire (come accade sempre più frequentemente) soprattutto le persone meno abbienti, che non hanno alcuna colpa di tutto ciò ma che ne subi­scono, spesso drammaticamente, gli effetti negativi sul pia­no economico – come osservato nella crisi dei mutui sub­prime scoppiata negli Stati Uniti verso la fine del 2006.

Ripercorrendo la storia economica dagli anni Settanta in poi, Enrico Grazzini mette in luce vari elementi che con­vergono per spiegare il ruolo importante della finanza di mercato e delle strategie di banche e imprese nella forma­zione di bolle creditizie. Quando la bolla scoppia, si crea­no degli effetti a catena che trascinano rapidamente verso il basso tutti i soggetti economici, coinvolgendo anche la fi­nanza pubblica in una spirale dannosa anche per la coesio­ne sociale, oltre che per la stabilità e lo sviluppo del siste­ma economico. I piani di salvataggio che lo Stato deve allo­ra attuare per evitare una implosione del sistema bancario e finanziario inducono poi la finanza pubblica a dover adottare delle misure di risparmio, riducendo i servizi e le prestazioni erogate dallo Stato a tutta la popolazione. Ciò peggiora la situazione economica di molte persone, soprat­tutto di quelle meno abbienti i cui interessi sono poco o nulla rappresentati sul piano politico.

Questo volume offre una analisi molto accurata della natura della moneta bancaria e del meccanismo dell’emis­sione monetaria nell’economia privata da parte delle ban­che, le quali approfittano del loro privilegio di emettere moneta a discapito dell’insieme della società e anche del­l’ambiente sul piano globale. L’analisi di Enrico Grazzini chiarisce in modo incontrovertibile la necessità di un cam­biamento radicale nell’emissione della moneta allo scopo di rendere il sistema monetario democratico e favorevole all’ambiente, oltre che per soddisfare i bisogni della popo­lazione nell’interesse generale, al fine di garantire una mag­giore coesione sociale a vantaggio di tutti i portatori di in­teresse nell’economia e nella società, sia sul piano naziona­le sia a livello globale. Ricco di dati e informazioni statisti­che, questo libro propone anche delle soluzioni per quanto riguarda l’emissione di monete digitali da parte delle ban­che centrali, al fine di ridurre l’instabilità finanziaria e di rendere l’emissione monetaria un bene comune la cui ge­stione deve essere attribuita in maniera democratica alla società civile.

L’autore ha svolto un lavoro encomiabile elaborando questo saggio. Osiamo sperare che sia letto anche da chi ne dovrà trarre ispirazione per proporre o effettuare delle scelte, siano esse di carattere privato o pubblico, prima della prossima crisi finanziaria globale. Il tempo stringe ed è quindi urgente agire rapidamente.

 

Sergio Rossi

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