Questo volume analizza in modo chiaro, brillante e approfondito diversi problemi di carattere macroeconomico legati all’emissione monetaria da parte del sistema bancario nel mondo contemporaneo. L’autore spiega in un linguaggio comprensibile a qualsiasi tipologia di lettori le origini monetarie e strutturali delle crisi finanziarie, come quella scoppiata nel 2008 a livello globale, e offre anche delle soluzioni nell’interesse dell’insieme della collettività. L’obiettivo è di trasformare gli istituti bancari da creatori di moneta-debito a sostenitori delle attività economiche che soddisfino i bisogni di tutti i portatori di interesse nel sistema economico, e non soltanto dei soggetti che si trovano al vertice della piramide sociale.
L’emissione monetaria associata alla concessione di credito da parte delle banche è in realtà un fattore di fragilità e di crisi per l’insieme del sistema economico nella misura in cui le istituzioni bancarie abusano della loro capacità di emettere moneta per aprire delle linee di credito destinate a svolgere delle transazioni finanziarie che non fanno aumentare il reddito nazionale: in tal modo, aumentano i debiti privati nell’insieme dell’economia senza che si produca il reddito necessario per rimborsare questi debiti. Fintanto che la finanza di mercato genera i rendimenti attesi dalle principali istituzioni finanziarie (tra cui si trovano soprattutto le banche di importanza sistemica, ossia quelle “troppo grandi per fallire”), il grande casinò della finanza globale permette agli azionisti di queste istituzioni di arricchirsi a discapito del bene comune. Quando queste attività di carattere speculativo si dimostrano fallimentari, la crisi finanziaria che ne scaturisce può colpire (come accade sempre più frequentemente) soprattutto le persone meno abbienti, che non hanno alcuna colpa di tutto ciò ma che ne subiscono, spesso drammaticamente, gli effetti negativi sul piano economico – come osservato nella crisi dei mutui subprime scoppiata negli Stati Uniti verso la fine del 2006.
Ripercorrendo la storia economica dagli anni Settanta in poi, Enrico Grazzini mette in luce vari elementi che convergono per spiegare il ruolo importante della finanza di mercato e delle strategie di banche e imprese nella formazione di bolle creditizie. Quando la bolla scoppia, si creano degli effetti a catena che trascinano rapidamente verso il basso tutti i soggetti economici, coinvolgendo anche la finanza pubblica in una spirale dannosa anche per la coesione sociale, oltre che per la stabilità e lo sviluppo del sistema economico. I piani di salvataggio che lo Stato deve allora attuare per evitare una implosione del sistema bancario e finanziario inducono poi la finanza pubblica a dover adottare delle misure di risparmio, riducendo i servizi e le prestazioni erogate dallo Stato a tutta la popolazione. Ciò peggiora la situazione economica di molte persone, soprattutto di quelle meno abbienti i cui interessi sono poco o nulla rappresentati sul piano politico.
Questo volume offre una analisi molto accurata della natura della moneta bancaria e del meccanismo dell’emissione monetaria nell’economia privata da parte delle banche, le quali approfittano del loro privilegio di emettere moneta a discapito dell’insieme della società e anche dell’ambiente sul piano globale. L’analisi di Enrico Grazzini chiarisce in modo incontrovertibile la necessità di un cambiamento radicale nell’emissione della moneta allo scopo di rendere il sistema monetario democratico e favorevole all’ambiente, oltre che per soddisfare i bisogni della popolazione nell’interesse generale, al fine di garantire una maggiore coesione sociale a vantaggio di tutti i portatori di interesse nell’economia e nella società, sia sul piano nazionale sia a livello globale. Ricco di dati e informazioni statistiche, questo libro propone anche delle soluzioni per quanto riguarda l’emissione di monete digitali da parte delle banche centrali, al fine di ridurre l’instabilità finanziaria e di rendere l’emissione monetaria un bene comune la cui gestione deve essere attribuita in maniera democratica alla società civile.
L’autore ha svolto un lavoro encomiabile elaborando questo saggio. Osiamo sperare che sia letto anche da chi ne dovrà trarre ispirazione per proporre o effettuare delle scelte, siano esse di carattere privato o pubblico, prima della prossima crisi finanziaria globale. Il tempo stringe ed è quindi urgente agire rapidamente.
Sergio Rossi