Amiee Gibbs
Il Carosello delle Curiosità
Traduzione di Sabina Terziani
Dopo sette anni passati a girare il mondo, il Carosello delle Curiosità torna in Inghilterra; gli artisti della compagnia di Aurelius e Pretorius sono pronti a stupire il pubblico dell’Athenaeum, un vecchio carcere trasformato in teatro che sorge in uno dei quartieri più malfamati e poveri di Londra. Sul palco si esibiranno l’acrobata albina, i gemelli siamesi, la ballerina minuta e il piccolo suonatore di violino dal corpo coperto di peli. Ma l’esibizione più attesa è sempre quella dell’imprendibile Harlequin e del domatore di fiamme, Lucien. All’altro capo della città, Charlotte, orfana e di umili origini, per qualche misteriosa ragione viene accolta da Mr e Mrs Rose nella loro sfarzosa villa; quando i due coniugi muoiono la ragazza si ritrova alla mercé di Odilon, il figlio, nominato suo tutore, che la ricopre di attenzioni indesiderate. Inoltre Charlotte è gravemente malata e secondo i migliori medici d’Inghilterra per lei non esiste alcuna cura. L’unica speranza è rivolgersi ad Aurelius: corre voce, infatti, che lui possieda il dono di restituire fortuna e salute. Per guarire, Charlotte dovrà quindi trascorrere un periodo all’Athenaeum, dove troverà conforto e comprensione nell’affascinante Lucien. Ma riuscirà davvero a tornare quella di una volta? E quale sarà il prezzo da pagare?
Un cuore artificiale in grado di provare sentimenti, un circo stravagante e degli artisti fuori dal comune: Il Carosello delle Curiosità, scoppiettante romanzo d’esordio di Amiee Gibbs, ci trasporta in un mondo in cui la magia non è solo un’illusione, e la vita è pericolosamente simile alla morte.
«Pochi sapevano che la magia era reale. Persino i professionisti di lungo corso la liquidavano considerandola alla stregua dei trucchi con le carte, della capacità di distrarre l’attenzione, dei giochi di destrezza, credendola un intrattenimento volto a ottenere denaro e prestigio. In fondo il trucco principale di un mago è farti credere cose in cui lui stesso sovente non crede».