Michele Lauria

L’amante Assente

COD: 140f6969d521 Categoria: Tag:

Collana:
Numero collana:
30
Pagine:
192
Codice ISBN:
9788881121694
Prezzo cartaceo:
€ 6,00
Data pubblicazione:
01-03-2001

«Il tempo dell’anima non è quello della vita, così come il tempo degli amanti è un tempo senza tempo».

Marcello è un intellettuale brillante e solitario, senza legami stabili da quando, poco più che ragazzo, è finito il suo amore con la bellissima e inquieta Marianne, compagna e amante in un lungo viaggio in Oriente. L’incontro con Eleonora risveglia in entrambi una passione irresistibile che credevano ormai perduta. Insieme, nella casa sulla scogliera, Marcello ed Eleonora varcheranno il confine che divide lo spirito e i sensi, metteranno in discussione le proprie convinzioni, ripristineranno idealmente, maschile e femminile, la loro primigenia Unità. Sui protagonisti incombe, misteriosa, la presenza dell’Amante Assente. Sospeso tra romanzo e saggio, dialogo e memoria, L’Amante Assente è una profonda riflessione a più voci intorno alla natura dell’eros e dell’amore, lungo un percorso che è insieme sensuale e spirituale, storico e sapienziale.

«L’Amante Assente, romanzo d’esordio di Michele Lauria, studioso di problemi sociali ed esoterismo, costruisce sul telaio di esili fatti un maestoso edificio di sentenze, dialoghi, riflessioni sulla forza allucinatoria dell’eros che fa di due esseri l’intero universo e la sua follia».
Giuseppe Amoroso, «Corriere della Sera»

L’AMANTE ASSENTE – RECENSIONI

 

Edmondo Dietrich, LA REPUBBLICA
– 12/03/2001

 

Gli insondabili misteri di una storia d’amore

 

L’autore, sottosegretario nel governo Amato, studioso di esoterismo e filosofia, affronta l’insondabile mistero amoroso sul quale l’uomo si è interrogato da sempre sia sotto il profilo scientifico sia sotto quello filosofico. Che cosa è questo amour fou che colpisce e che può travolgere qualsiasi esistenza? Lauria nasconde dietro un’intricata storia d’amore una profonda riflessione sull’argomento in un romanzosaggio portato avanti a più voci, quella del giovane io narrante mescolata a quelle di due donne. Marcello incontra nel corso d’un viaggio in Egitto una giovane, Marianne, che si presenta come «ebrea e francese di Parigi». Scatta la scintilla e i due si innamorano perdutamente.
Insieme proseguono il loro pellegrinaggio arrivando fino in India, confrontandosi su problemi che con l’amore hanno poco da spartire: il ritrovamento dei rotoli di Qumran sulle colline del Mar Morto, il segreto e lo sterminio dei Templari e dei Catari. Poi l’abbandono e la fine, ma non dell’amore che ritorna con l’incontro dopo molti anni con Eleonora. Lei è sposata con una figlia ma trascorre alcuni giorni nello chalet di Marcello sul mare di Sperlonga. Cercano insieme qual è il confine tra lo spirito e i sensi. Sono giorni felici quelli passati con Eleonora, una donna completamente diversa dall’altra. Ma anche questa storia ha un termine e Marcello si ritroverà di nuovo solo perché «il tempo degli amanti è un tempo senza tempo». Esiste solo nel presente, non nel passato che poi è solo memoria.

 

L’ESPRESSO
– 15/03/2001

 

L’eros secondo Lauria

 

I letterati sugli scranni del Parlamento (come abbiamo già segnalato su “L’Espresso” n.7, p.21) si moltiplicano. Ora è volta del sottosegretario alle Comunicazioni, il senatore Michele Lauria, all’esordio come romanziere. Il libro di Lauria, che sul risvolto di copertina è definito “studioso di filosofia ed esoterismo”, ha un titolo intrigante: “L’Amante Assente” (Fazi editore). Si tratta, sempre secondo l’autopresentazione, di “una profonda riflessione intorno alla natura dell’eros e dell’amore”. Un assaggio: “Con un sorriso esitante mi porse del denaro. Per procurarselo si era concessa a un vecchio negoziante arabo nel retro della sua bottega, e il fatto che quello, pressoché impotente, si fosse limitato a palaprla, seminuda, senza penetrarla, non mi consolava affatto. L’amavo ed ero geloso”.

 

 

Giuseppe Amoroso, CORRIERE DELLA SERA
– 21/05/2001

 

Esordio nella trappola ipnotica dell’eros

 

Forse lo strano silenzio della campagna nel sole d’agosto è quello di un «pianeta morto». Ma qualche voce lontana cancella la desolazione. Nella casa sulla scogliera avanza la notte e ridesta i ricordi, scompigliando il confine tra il reale e il tempo delle ombre e dell’attesa. Sciolto dal «male del pensiero», Marcello brucia con Eleonora un amore assoluto, fatto di «spazio vuoto e luce». Scrittore, ha vissuto un’esaltante passione per Marianne, prigioniera dei suoi fantasmi e compagna di viaggio in Oriente, fino al sacro Gange, per deserti, borghi incantati, rovine e terre fuse con il cielo in un sortilegio che scintilla di visioni bibliche e dell’eco dei Templari. La fuga improvvisa della donna suggellerà la fine della giovinezza dell’amante, naufrago con addosso un dolore ancestrale. Ora, irretito dall’«immensità dell’inconscio cosmico» e dall’amore che, impastato di morte, rende mitici i suoi luoghi, Marcello raggiunge l’estasi dell’eterno presente e si affaccia alla soglia di un altrove. Scomparsa nel «varco» dell’ignoto, Marianne è tuttavia accanto: trascende l’illusione dlella materia e campeggia, simulacro di un’altra presenza-assenza, «nascosta e misteriosa, perduta da Marcello prima della Caduta». Scandito da più voci, L’Amante Assente, romanzo d’esordio di Michele Lauria, studioso di problemi sociali ed esoterismo, costruisce sul telaio di esili fatti un maestoso edificio di sentenze, dialoghi, riflessioni sulla forza allucinatoria dell’eros che fa di due esseri l’intero universo e la sua follia. Ma quanto più il racconto, nutrito di sapienza millenaria, dilata il discorso dalla metempsicosi all’energia magica protesa a generare il «desiderio del ritorno all’Uno primordiale», tanto più si impegna, con un margine di rischio, a riscattare certe maree saggistiche, le citazioni memorabili, i meandri dei simboli. Dalla trappola ipnotica e dall’impianto dottrinario si sgrana allora un agile viavai del quotidiano che disegna mappe di tenerezza e capillari intrecci narrativi: sbucano il sorriso triste di una sposa e una miscela di colori e suoni, mentre la scrittura spavalda simula icone di eventi e nell’estremo rifugio di un’abbazia il protagonista ascolta «un sussurro che viene dalla sabbia».

 

L’amante Assente - RASSEGNA STAMPA

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