I nostri appuntamenti al Festivaletteratura di Mantova

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Dal 1997, Festivaletteratura è uno degli appuntamenti culturali italiani più attesi dell’anno, una cinque giorni di incontri con autori, reading, percorsi guidati, spettacoli, concerti con artisti provenienti da tutto il mondo, che si ritrovano a Mantova per vivere in un’indimenticabile atmosfera di festa. Si tiene ogni anno a Mantova, dal 1997, sul finire dell’estate.
La XXI edizione avrà luogo dal 6 al 10 settembre 2017.

 

 

I NOSTRI APPUNTAMENTI:

Mantova Mouawad

GIOVEDÌ 7, CONVENTO DI SANTA PAOLA – CHIESA, 21:00, € 6,00
Wajdi Mouawad con Raffaele Cardone
OK. E ALLORA?

Libanese di origine, canadese di adozione, Wajdi Mouawad è uno degli autori più interessanti sulla scena contemporanea per la sua capacità di usare una varietà di registri espressivi messi al servizio di uno sguardo sul mondo originale e di grande immaginazione. Mouawad si forma come attore ma ben presto si dedica alla scrittura drammaturgica, alla regia e al cinema, con due incursioni nella letteratura romanzesca: lo straordinario Anima e Il volto ritrovato, recentemente tradotto, che hanno ricevuto numerosi premi internazionali. Al centro della sua poetica gli interrogativi sulla tragedia dell’individuo esposto alla violenza, la perdita progressiva di senso etico, estetico ed esistenziale, e la centralità e l’importanza della parola. Festivaletteratura ospita la prima mise en espace italiana del suo Assetati (vedi evento 209) un testo esemplare per avvicinarsi all’universo immaginativo di questo autore.

Con il sostegno di Ambasciata del Canada/Focus Canada 150°.

 

Mantova Cooper Cazalet

VENERDÌ 8, CONVENTO DI SANTA PAOLA – CHIESA, 21:15, € 6,00
Artemis Cooper con Stefania Bertola
ELIZABETH JANE HOWARD: È LA NUOVA JANE AUSTEN?

La vita di Elizabeth Jane Howard è forse più complessa e intricata di quelle dei numerosi personaggi della sua saga dei Cazalet, fortunata serie di romanzi che segue le vicende di una famiglia della borghesia inglese del dopoguerra, e da cui i produttori di Downton Abbey vogliono trarre una serie televisiva. Donna forte e affascinante, dalla infinita vena creativa, si trovò a lottare con una vita sentimentale che la portò a sposarsi tre volte, l’ultima col celebre scrittore Kingsley Amis. “Era una donna intelligente, pratica, eppure sempre alla mercé di fantasie romantiche; una femminista convinta, e al tempo stesso più che sensibile alle adulazioni di qualsiasi uomo la amasse o la ammirasse”, scrive di lei Artemis Cooper, scrittrice britannica che ha lavorato a stretto contatto con la Howard e ne ha redatto una biografia che dipinge un ritratto ammirato e critico. Insieme a Stefania Bertola, l’autrice di Un’innocenza pericolosa parlerà di una grande icona dell’emancipazione femminile.

 

Mantova Manook

SABATO 9, CONVENTO DI SANTA PAOLA – CHIESA, 19:00, € 6,00
Patrick Manoukian con Luigi Caracciolo
LA YURTA NELLA STEPPA

Le prime cose che vengono in mente parlando di Mongolia sono forse gli sconfinati spazi dalla bellezza primordiale che la contraddistinguono. Eppure, dal 2013, lo stato asiatico si è trasformato anche nella casa di Yeruldelgger Khaltar Guichyguinnkhen (Yeruldegger, per comodità), investigatore della squadra omicidi di Ulan Bator cresciuto da monaci buddhisti e nato dalla mente di Ian Manook, scrittore francese di origini armene il cui vero nome è Patrick Manoukian. “Per me lui è l’incarnazione della Mongolia”, afferma l’autore di Morte nella steppa e Tempi selvaggi: “vuol dire che sembra un personaggio solido, capace di battersi contro tutti, ma nel contempo nella sua vastità è molto fragile”. La penna di Manook dipinge un coacervo di contraddizioni in bilico fra l’antica cultura tradizionale e le nuove esigenze della modernità, con un’ambientazione unica che è valsa allo scrittore numerosi premi letterari dedicati al giallo. Dialoga insieme a lui Luigi Caracciolo.

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