Questa è la nostra rubrica dedicata alla poesia. Ogni settimana, il mercoledì, pubblichiamo una poesia italiana del ‘900 o contemporanea scelta dall’editore.
Dal Canzoniere della morte di Salvatore Toma.
E adesso
voglio dirvi
cosa penso io della fine del mondo.
Non ci sarà nessuna apocalisse
nessuna catastrofe colossale
né un dio decantato
seduto a un bivio
che con un cenno studiato della mano
sotto lingue di fuoco
e voragini indicibili
manda a destra e a sinistra
ora i buoni ora i cattivi
come una macchina industriale.
Ma la terra si trasformerà
in un prato verde fiorito
infinito e gioioso
pieno di porci agnelli
cavalli conigli
vacche anatre galli…
e tanti altri animali
che per infiniti secoli
abbiamo violentato ucciso
mangiato e fatto a pezzi.
Essi sono là
che ci aspettano…