Tradurre «Buonanotte, signor Tom» di Michelle Magorian

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Tom

La traduttrice Arianna Pelagalli racconta la sua esperienza con la traduzione di Buonanotte, signor Tom di Michelle Magorian.

 

Ambientato nella campagna inglese durante la Seconda guerra mondiale, Buonanotte, signor Tom narra le vicende di un ragazzino londinese, Willie, che viene mandato in un paesino rurale di nome Little Weirwold per sfuggire ai bombardamenti della capitale. Qui Willie impara a leggere e a scrivere, ma soprattutto impara che la vita può essere molto diversa dall’esistenza oppressiva e solitaria che aveva condotto sino a quel momento. Buonanotte, signor Tom è un libro per ragazzi che tocca moltissimi temi, dalla guerra all’amicizia, dal fanatismo religioso alla disparità di genere. Seguendo le vicende dei protagonisti, si osserva quella delicatissima fase di passaggio che separa (o meglio, unisce) l’infanzia dalla preadolescenza, ma si ragiona anche sull’età adulta e sulle responsabilità che questa porta inevitabilmente con sé. È un libro ricco di personaggi burberi caratterizzati però da un’insospettabile dolcezza, primo tra tutti il signor Tom del titolo, che si vede costretto, suo malgrado, ad accogliere in casa propria un timido e gracile sfollato proveniente da Londra, il quale, con suo enorme stupore, finirà per aiutarlo a uscire dal guscio in cui si era chiuso e ad abbracciare di nuovo la vita e la socialità a cui aveva, di fatto, voltato le spalle. 

Una delle maggiori sfide del testo, dal punto di vista traduttivo, era rappresentata dal modo di parlare del signor Tom, che si esprime in maniera molto caratterizzata, con una cadenza e dei modi di dire ben riconoscibili che il giovane Willie, nel corso della convivenza, arriverà a fare propri, sancendo così, anche a livello linguistico, il suo progressivo avvicinamento a Tom. L’evoluzione linguistica è un segno tangibile della crescita di Willie che, diventando grande, abbandona il modo di parlare appreso dalla madre e abbraccia le espressioni utilizzate da Tom e dai suoi nuovi amici.

Buonanotte, signor Tom è, appunto, un romanzo sulla crescita, ma anche, e forse soprattutto, sulla rinascita. Willie finisce a Little Weirwold perché è costretto ad allontanarsi da Londra a causa della guerra, ma qui si sente finalmente libero di esprimere se stesso dopo che per tutta l’infanzia ha subito i soprusi di una madre bigotta e violenta. D’altro canto, anche Tom rinasce grazie all’arrivo di Willie, lasciandosi finalmente alle spalle il lutto che ha segnato la sua vita e ricominciando a guardare al futuro con ottimismo.

Nel romanzo di Michelle Magorian nessuno dei protagonisti è esente dal dolore e ciascuno di loro deve continuamente fare i conti con situazioni difficili, tremende, a volte addirittura disumane. L’autrice ci offre uno spaccato di vita, specie di quella in tempo di guerra, senza però calcare troppo la mano sulla sofferenza e lasciando sempre uno spiraglio alla speranza. Gli episodi tristi e dolorosi che Willie deve affrontare gli danno l’opportunità di maturare, di far tesoro delle proprie esperienze e di comprendere il grandissimo valore della memoria.

 

Arianna Pelagalli

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