Tradurre «Midnight Sun» di Stephenie Meyer

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Stephenie Meyer

In occasione dell’uscita di Midnight Sun, la traduttrice Donatella Rizzati racconta la sua esperienza con la traduzione del romanzo di Stephenie Meyer. 

 

Nel 2005 Stephenie Meyer diventava famosa in tutto il mondo con la pubblicazione di un romanzo dal titolo evocativo, Twilight, con il quale riportava a nuova vita – perdonate l’ironia – una storia di vampiri. I vampiri di Stephenie Meyer, però, non hanno niente a che vedere con l’iconografia classica del cupo succhiasangue: sono personaggi pop, bellissimi, ricchi, intelligenti e, soprattutto, di indole buona, estremamente romantici e passionali. Con queste premesse non stupisce che la storia d’amore fra la goffa umana Bella e l’affascinante vampiro Edward abbia stregato milioni di lettori in tutto il mondo e dato vita a una saga di ben quattro volumi.

Ho fatto anch’io parte di coloro che hanno amato molto questi libri sebbene, all’inizio, li avessi guardati con un lieve sospetto: mi chiedevo cosa avrebbe raccontato, l’autrice, di tanto innovativo su un tema già così sfruttato e così noto non soltanto agli estimatori del genere, ma anche al grande pubblico. Volume dopo volume, invece, la storia mi ha tenuta inchiodata fino alla fine, fino a che, girata l’ultima pagina del quarto libro, con dispiacere, l’ho considerata chiusa. Perché, in effetti, non c’erano indizi che lasciassero pensare a un seguito. Ed ecco, che, quindici anni dopo, Stephenie Meyer annuncia che uscirà un nuovo volume della saga. La curiosità, ovviamente, è forte ma altrettanto forte è anche il timore di imbattermi in un testo deludente, banale: raccontare una storia già nota ma dal punto di vista dell’altro sembra uno spunto pretestuoso, volto a prolungare ancora un po’ la vita cartacea dei personaggi. Un’operazione commerciale, insomma. È, quindi, con animo non proprio sereno che comincio a tradurre Midnight Sun. E mi ritrovo ancora una volta immersa nella storia di Edward e Bella. Anzi, no, neanche per idea. Non bastano che poche pagine per capire che quella che sto leggendo non è la storia di Edward e Bella, ma un’altra storia, completamente diversa. La voce di Edward, che qui si fa introspettiva, rivela un personaggio nuovo, molto più complesso e sfaccettato rispetto a quello descritto nei romanzi precedenti e attraverso le sue parole scopriamo segreti e retroscena inaspettati e sorprendenti, ma che gettano luce su aspetti che, finora, erano rimasti oscuri. La stessa relazione fra Edward e Bella, raccontata dall’altra metà della coppia, assume una veste più romantica e struggente, dove il conflitto interiore vissuto da Edward esplode in tutta la sua violenza e drammaticità.

Dal punto di vista meramente tecnico, trovarmi a tradurre il seguito di un romanzo che ho molto apprezzato da lettrice è stata un’esperienza particolare e stimolante. Ritrovare nel libro, anche se dal punto di vista opposto, gli stessi dialoghi e le stesse atmosfere che tutti abbiamo conosciuto e amato, ha reso doveroso cercare di mantenere inalterato il linguaggio dell’autrice, sia per rispetto verso i suoi lettori, ma anche perché in questo modo è possibile apprezzare ancora di più il talento che, con questo nuovo libro, ha dimostrato di possedere. Le parole di Edward come voce narrante, grazie ai pensieri, ai ricordi e alle riflessioni di cui lui stesso ci mette a parte, acquistano un significato del tutto diverso, uno spessore e una profondità inaspettate: esprimono, infatti, i sentimenti e le emozioni di un uomo intrappolato per l’eternità nel corpo di un adolescente e stravolgono, in questo modo, un impianto narrativo altrimenti già noto. E proprio in questo risiede, a mio parere, il segreto del sicuro successo di Midnight Sun: regalarci una storia che suona familiare ma che, in realtà, è ancora tutta da scoprire.

 

Donatella Rizzati

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