Mattinata di poesia al Cinema Nuovo Sacher

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«È scritto in versi, sì, questo libro, però tratta argomenti che riguardano tutti, non solo noi uomini di questo mondo, ma anche quelli di altri mondi, quell’umanità celeste che cominciamo a intravedere dietro i nuovi pianeti extrasolari che ogni giorno scopriamo osservando il cielo, con precisione sempre maggiore. E questa comunità universale, che appare come un grande coro, ci dice forse quello che è ognuno di noi nel suo piccolo, che è poi quello che più ci sta a cuore: cosa siamo e perché ognuno di noi, piccola goccia di un grande mare, è venuto proprio in un certo punto del tempo, e non in un altro, e qual è la relazione tra noi e il tempo (tutto è tempo ci dice la scienza, anche lo spazio). E perché, se quella piccola goccia non ci fosse, non solo il mare non sarebbe lo stesso (cosa facile da comprendere), ma tutto il mare verrebbe a mancare. Insomma di queste cose parla Cieli celesti, e forse, oltre a farci positivamente riflettere sulla vita, può alleviare il nostro terrore della morte, come ad esempio conoscere la fisica dell’aria può alleviare la paura di volare».
Claudio Damiani

L’autore
È nato nel 1957 a San Giovanni Rotondo. Vive a Rignano Flaminio, nei pressi di Roma. Tra le sue raccolte poetiche ricordiamo Fraturno (1987) e Attorno al fuoco (2006, Premio Mario Luzi, finalista Premio Viareggio). Per Fazi Editore ha pubblicato La miniera (1997, Premio Metauro), Eroi (2000, Premio Montale), Poesie, a cura di Marco Lodoli (2010, Premio Laurentum), Il fico sulla fortezza (2012, Premio Camaiore, Premio Brancati) e Cieli celesti (2016). Dello stesso anno è anche il saggio La difficile facilità. Appunti per un laboratorio di poesia.

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