È nato il 25 Febbraio 1950 a Sligo, in Irlanda. Padre insegnante, madre pittrice, tre matrimoni e quattro figli sulle spalle, musicista - suona il sax. Scrittore prima che regista, ha infatti pubblicato il suo primo libro a vent’anni, oggi è cineasta tra i più interessanti ed originali del panorama mondiale. «È stato La Strada di Federico Fellini il film che mi ha fatto capire il legame tra letteratura e cinema» dice della sua decisione di diventare regista cinematografico. Ha raggiunto la notorietà con La moglie del soldato (premio Oscar 1992), ma è diventato regista di culto con Intervista con il vampiro. «A me piace partire da situazioni piuttosto realistiche, e poi far intraprendere al pubblico una specie di viaggio, per portarlo in un posto irreale, che ha a che vedere con i sogni, con gli incubi, con il paradosso». Questa sua dichiarazione ci introduce in un mondo cinematografico popolato da personaggi che vivono continue violenze, sia fisiche che psichiche. Una violenza, a detta del regista, assoluta, al di là di fazioni ed ideologie, ed è questa la vera novità del lavoro di Neil Jordan, non è solo la violenza soggettiva o politica della sua Irlanda, ma quella di tutti gli esseri. Nel 1996 dirige Michael Collins che vince il Leone d’oro a Venezia. Notevole è anche la sua attività di romanziere; tra i libri ricordiamo Night in Tunisia (1976), The Past (1980), The Dream of a Beast (1983), Sunrise with Sea Master (1995), Nightlines (1995), The Butcher Boy (1998).