Eduardo Punset
Alla ricerca della felicità
Traduzione di Antonella Donazzan e Patrizio Rigobon
Come si può essere felici?
Sembra questo, anche a livello evolutivo, il primo quesito che l’uomo si è posto fin dall’origine dei tempi. Un interrogativo cui, nei secoli, ha tentato di rispondere attraverso la religione, la filosofia, la letteratura, l’arte; ma che oggi, grazie alle ultime scoperte delle neuroscienze, trova una nuova spiegazione nell’ambito della ricerca scientifica. Andando a indagare le radici evolutive dei meccanismi che sono alla base della felicità, Eduardo Punset – il più famoso divulgatore scientifico spagnolo – ci spiega in cosa consiste realmente questa emozione e quanto le nostre reazioni di fronte ai problemi della vita dipendano da modelli comportamentali consolidati da milioni di anni. E ancora, che il cervello umano – considerato finora «la macchina perfetta dell’Universo» – in realtà non differisce poi molto da quello degli altri animali: di conseguenza, la nostra capacità di elaborare gli stimoli esterni non solo deriva in gran parte dal nostro retaggio primordiale, ma si affida ciecamente alla memoria individuale e collettiva per scegliere quale comportamento sia preferibile. Lasciandoci guidare dall’autore attraverso le più recenti indagini scientifiche in materia, andremo così alla scoperta del nostro affascinante passato, delle sue implicazioni immediate nella quotidianità, delle potenziali trasformazioni che possiamo ancora realizzare nel nostro immediato futuro per raggiungere una condizione di equilibrio che non sia semplicemente una momentanea assenza di infelicità. Perché, come ci ricorda Punset, la depressione (definita come «suprema mancanza di felicità») è a tutt’oggi la seconda causa di morte nei paesi occidentali.
Quindi siamo destinati a soffrire?
Al contrario, attraverso una lucida analisi dei fattori determinanti (sociali, culturali, biologici, economici) del benessere, l’autore arriva a delineare persino una “formula” per una felicità duratura che ciascuno di noi potrà facilmente mettere in pratica.
Il piacere, il benessere e la felicità consistono nel processo di ricerca e non tanto nel conseguimento del bene desiderato. A questo proposito appare eloquente l’esperienza consolidata del premio Nobel.
– 20/03/2010
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