Shane Stevens
Dead City
Traduzione di Giuseppina Oneto
Con Io ti troverò, romanzo culto che ha ispirato scrittori come Stephen King e James Ellroy, Shane Stevens è stato riscoperto come maestro del genere dalla critica e dal pubblico italiano. Dead City impressionò a tal punto Stephen King, che ne La metà oscura fece rivivere uno dei suoi personaggi. Anche in questo romanzo, pubblicato negli Stati Uniti nel 1973 e finora inedito in Italia, Stevens prosegue la sua indagine del “lato oscuro dell’American Dream”.
Questa è la storia di un uomo corpulento, Joe Zucco, tirannico e spietato boss del New Jersey. La sua fortuna è fondata sul vizio, la droga e la prostituzione. La faida in atto con Alex Machine minaccia di ridurre in brandelli New York City. Ma è anche la storia di piccoli uomini con grandi ambizioni, che pensano di potersi far strada con pistole e coltelli; sicari che uccidono per mettere ordine e per prendersi una soddisfazione animale dai propri talenti. La truculenza, la freddezza delle descrizioni, la velocità dell’azione, la pittura nitida e senza fronzoli di una mentalità spietata sono le qualità principali che fanno emergere questo libro ben al di sopra della media del genere. I personaggi sono lupi solitari perseguitati dal sospetto e animati da un’ambizione cieca che li porta a considerarsi i rappresentanti per eccellenza del sogno americano: self made men usciti dalla miseria delle periferie sulle ali della loro determinazione e pronti a mettere le mani sulla città con ogni mezzo illecito e cruento.
Shane Stevens pseudonimo dello scrittore americano nato a New York nel 1941, sparito dalla scena pubblica a partire dagli anni Ottanta e morto nel 2007, è autore di Io ti troverò (Fazi, 2010) e de L’ora della caccia (Fazi, 2012).
«I romanzi di Mr. Stevens sono tra i più acuti mai scritti sul lato oscuro dell’American Dream. In queste opere la cosiddetta mente criminale e lo stato di psicosi cronica si fondono per creare il male perfetto. Ne raccomando la loro lettura incondizionatamente».
Stephen King
«Non ci sarebbero stati James Ellroy, John Connolly, Jeffrey Deaver, neppure il Thomas Harris de Il silenzio degli innocenti e neanche un po’ di King, se non ci fosse stato Shane Stevens. Io personalmente attendo un terzo romanzo».
Carlo Lucarelli
«Il padre dei serial killer amato da Stephen King».
Tommaso Pincio, il Venerdì
«Sarà difficile per voi sfuggire agli artigli dei noir di Shane Stevens».
Luca Crovi
«Il padre della moderna narrativa sui serial killer. I suoi libri riscuotono gli elogi incondizionati di lettori come James Ellroy, Thomas Harris e Stephen King».
Ranieri Polese, Corriere della Sera
– 14/12/2013
Una gang in affari
– 04/11/2013
Il male perfetto di Mr Stevens
– 12/10/2013
Più violento della mafia
– 30/01/2014
Crime Scene, tutti i colori del Noir/82. I bravi ragazzi secondo Shane Stevens
– 11/12/2013
Stevens, un sogno americano in nero
– 28/10/2013
Shane Stevens e il lato oscuro dell’American Dream
– 11/12/2013
Dead city
– 08/12/2013
Picciotti anni 70 fragili e violenti
– 18/05/2014
Nel paradiso americano della mafia si va alla ricerca dell’anima perduta
– 27/05/2014
Shane Stevens. Lotta spietata fra i clan nella “città morta”