Alessandro Spaventa - Fabrizio Saulini
Divide et impera
La strategia dei neoconservatori per spaccare l'Europa
Un saggio-pamphlet, graffiante e documentato, sul timore che gli Usa hanno di un’Europa unita, politicamente forte, economicamente competitiva. Stati Uniti ed Europa si sono confrontati spesso, a volte fino a raggiungere lo scontro vero e proprio, su temi diversi, da questioni di carattere economico e commerciale ad altre di natura strategica. Ma con l’avvento dell’euro e della presidenza Bush il quadro è ancora mutato. L’azione degli Stati Uniti fa un salto di qualità e passa da una politica di contenimento dell’Europa a una di contrapposizione. L’Europa sta divenendo troppo unita e può cominciare a creare dei problemi al progetto egemonico americano: prende così corpo una strategia che punta a creare divisioni all’interno dell’Unione. L’obiettivo è quello di indebolire e possibilmente spezzare l’asse franco-tedesco, e gli alleati non mancano: l’Inghilterra di Blair, la Spagna di Aznar, l’Italia di Berlusconi, i paesi dell’Est, la Turchia. E il momento non potrebbe essere migliore. L’Europa sta vivendo un momento delicatissimo che ne definirà il futuro per lungo tempo a venire. L’allargamento e la definizione di una “Magna Charta” europea potrebbero risolversi nel rafforzamento o nell’annacquamento del progetto partito con il Trattato di Roma. Ma l’azione degli Stati Uniti incontra alcuni ostacoli: la nascita di un movimento di massa europeo contrario all’intervento in Iraq, il progressivo indebolimento di Berlusconi, l’appannarsi della figura di Aznar, lo scandalo dei dossier che minaccia di travolgere Blair. La partita è aperta. Si chiuderà nel 2004. Per stabilire chi la vincerà sarà importante anche quanto accadrà nel corso del semestre italiano di presidenza.