Traduzione di Francesca Febbraro
Postfazione dell’autrice all’edizione italiana
Partendo dalla propria esperienza in Bosnia in qualità di mediatrice per i diritti umani, l’autrice delinea un quadro ampio ed esaustivo delle radici storiche che hanno condotto alle grandi differenze esistenti tra Europa – in modo particolare l’Europa occidentale – e Stati Uniti nella concezione del diritto, dello Stato e della politica. Stati Uniti ed Europa: amici o nemici? Terminata la guerra fredda, le differenze tra i due “continenti occidentali” si fanno sempre più visibili, e sempre più numerose sono le voci di osservatori attenti a cogliere influenze reciproche, condizionamenti e trasformazioni in materia di politica, di economia e di cultura. L’idea portante del saggio è che l’istituzione statale negli USA abbia avuto sin dalle origini un significato profondamente diverso dallo Stato europeo, rivestendo oltreoceano un ruolo subordinato rispetto alla famiglia o alla religione. La differenza tra Europa e Stati Uniti si gioca dunque soprattutto sul tipo dominante di appartenenza: quella a uno o più gruppi (familiare, religioso, etnico) domina nella cultura statunitense; quella a uno Stato libero e laico, a una collettività sovrana che racchiude tutto il popolo, è invece il tratto distintivo della cultura europea. Da questa differenza tematica, tramite analisi accurate e di grande interesse storico e politico, Haller fa discendere molte delle caratteristiche distintive dei due continenti, su vari livelli: dagli atteggiamenti individuali al ruolo della legge, dalle relazioni fra parti sociali alla concezione dei rapporti internazionali.
