Giordano Tedoldi
I segnalati
Dopo Gli indifferenti di Moravia, un romanzo che torna a guardare con occhio impietoso la borghesia romana nei suoi aspetti più estremi, morbosi e distruttivi.
Si può vivere, e come, con l’idea martellante, incancellabile, di aver ucciso? In un’estate che s’accende di colpo su Roma, il rapporto tra la ventenne Fulvia e un ragazzo senza nome e dal passato inconfessabile, appassionato di musica classica, viene sconvolto dall’incidente mortale di Ruggero, che avrebbe compiuto dieci anni poco dopo. Fulvia, che assiste al fatto dal terrazzo della sua casa, crede di averlo determinato con un gesto sprovveduto ed è devastata dal senso di colpa. Questo evento lega in modo indissolubile Fulvia e il suo compagno ai genitori di Ruggero, appartenenti alla borghesia intellettuale, apparentemente lucidi e razionalisti ma “segnalati”, che in dialetto sta per “destinati”, vittime anch’essi di un dolore folle.
Giordano Tedoldi è nato a Roma nel 1971. Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di racconti Io odio John Updike (Fazi Editore). I segnalati è il suo primo romanzo.
Hanno detto di Io odio John Updike:
«Un mondo, una voce propria e un’immensa sfacciataggine: queste sono le qualità che uno scrittore che si presenta per la prima volta ai lettori deve avere, e Giordano Tedoldi le ha senz’altro».
Marco Lodoli
«Non ho idea se Tedoldi sia lui stesso uno di quei ragazzi che non avendo mai avuto bisogno di nulla ha coltivato il talento della dissipazione di sé fino a farne un’opera d’arte. Importa poco: è molto bravo a raccontarlo».
Concita De Gregorio
«Un gran bel libro, la nascita di uno scrittore, la fondazione di un microcosmo».
Rolling Stone
«Tedoldi ha un’autentica vocazione per il grottesco: provoca, stuzzica, esaspera».
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