Élisabeth Crouzet-Pavan

Inferni e paradisi

COD: 26408ffa703a Categorie: , , Tag:

L'Italia di Dante e Giotto

Collana:
Numero collana:
156
Pagine:
402
Codice ISBN:
9788881128334
Prezzo cartaceo:
€ 35,00
Data pubblicazione:
10-05-2007

Traduzione di Alberto Bramati
Prefazione di Jacques Le Goff

Quando nasce la modernità? Nel Rinascimento, secondo la tradizione storiografica. Ma Élisabeth Crouzet-Pavan, docente di storia medievale alla Sorbona, sostiene una tesi differente: nel Duecento italiano – il secolo di Federico II e di Francesco d’Assisi – avviene la prima vera rivoluzione culturale che porterà alla formazione della coscienza moderna. È in questo periodo, infatti, che si riscopre la dimensione terrena, la vita pubblica, la politica attiva. Sono anni caratterizzati da guerre intestine e da fazioni opposte: guelfi e ghibellini, bianchi e neri… Uomini sempre in lotta, che però al contempo disboscano terreni, prosciugano paludi e tracciano nuove strade verso i mercati del Nord Europa o dell’Oriente; cercano nel diritto un equilibrio tra signori e contadini, città e campagne, aristocratici e popolo; hanno una coscienza storica diffusa e guardano con una nuova prospettiva, decisamente anticipatrice della modernità, ai tempi che verranno. Crouzet-Pavan individua quindi nella natura complessa e plurale dell’epoca una nuova chiave interpretativa del XIII secolo, che non trascura di analizzare approfonditamente su più fronti (politico, economico, geografico, culturale). In un’ottica così allargata, anche le opere di Dante e Giotto diventano sintesi emblematiche delle forze in atto nella società duecentesca: nell’aldilà immaginato dal sommo poeta trovano spazio, accanto alle icone della cristianità, le figure cardine della sua era; negli affreschi grotteschi si intuiscono già i segni di quel rinnovamento artistico che culminerà nella pittura del Quattrocento.
Inferni e paradisi è un quadro vivo, accurato e appassionante dell’Italia del Duecento, un’Italia in cui, come spiega l’autrice, «ogni cosa freme».

«Frutto di tutta l’evoluzione di speranze e sensibilità del Duecento è la ricerca della felicità in terra, dell’immanenza. si tratta di portare sulla terra il Paradiso. Ma l’autrice non nasconde l’apparire di una minaccia. Il Duecento ha prodotto anche un grande cambiamento di sensibilità, che non è orientato verso la felicità. Si è diffusa una nuova devozione alla Croce, che “da trionfale diventa drammatica”, e a Gesù che, da Cristo trionfante, diventa Cristo sofferente. quella del Trecento non sarà un’Italia della Passione?».
dalla prefazione di Jacques Le Goff

«Ambiziosa, la bella opera sul Duecento di Élisabeth Crouzet-Pavan gioca sui contrasti».
«Le Monde»

«Uno stupendo saggio sul Duecento italiano».
«Valeurs Actuelles»

INFERNI E PARADISI – RECENSIONI

 

CORRIERE DELLA SERA – ROMA
– 25/10/2007

 

Élisabeth Crouzet-Pavan nell’Italia di Dante e Giotto

 

 

 

ADNKRONOS
– 28/10/2007

 

LIBRI: L’ITALIA DI DANTE E GIOTTO IN ‘INFERNI E PARADISI’

 

Roma, 28 ott. – (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – La storiografia ufficiale ha sempre riconosciuto nel Rinascimento il periodo di nascita della modernita’. Nel volume “Inferni e paradisi. L’Italia di Dante e Giotto” di E’lisabeth Crouzet-Pavan, edito da Fazi Editore, il docente di storia medievale alla Sorbona, sostiene una tesi differente: nel Duecento, il secolo di Federico II e di Francesco d’Assisi, avviene la prima vera rivoluzione culturale che portera’ alla formazione della coscienza moderna. E’ in questo periodo, un secolo di lotte intestine e di fazioni opposte, che l’uomo riscopre la dimensione terrena, la vita pubblica, la politica attiva. “Il volume – come spiega l’autrice – vuole essere una riflessione sulla storia dei dispositivi culturali di questa Italia in cui ogni cosa freme”.

 

Secondo l’autrice le opere di Giotto e Dante, oltre che capolavori assoluti, sono sintesi particolarmente emblematiche delle forze in atto nella societa’ duecentesca: nell’aldila’ immaginato da Dante trovano spazio, accanto alle icone della cristianita’, le figure chiave dell’epoca; negli affreschi di Giotto si intuiscono i primi segni di quel rinnovamento artistico che culminera’ nella pittura del Quattrocento.

 

“Inferni e paradisi” alterna alla ricostruzione di un quadro generale delineato con grande precisione una ricca serie di aneddoti: non a caso l’autrice appartiene all’ultima generazione della lunga tradizione francese delle Annales, degna allieva di quel Jacques Le Goff che al Duecento italiano ha dedicato molti studi, da San Francesco d’Assisi all’Invenzione del Purgatorio.

 

Chiara Frugoni, ALIAS
– 28/07/2007

 

Crouzet-Pavan, più inferni che paradisi

 

 

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