Robert Silverberg
L’amore al tempo dei morti
Traduzione di Carla Vannuccini e Marco Pittoni
L’amore oltre la morte, il desiderio e la paura di vivere in eterno, l’incubo della sovrappopolazione mondiale e l’etica del suicidio sono alcuni dei temi toccati da questi due sorprendenti romanzi brevi di Robert Silverberg, uno dei più visionari e profetici scrittori contemporanei. La prima storia ipotizza un mondo in cui chiunque lo desideri può chiedere di essere “rianimato” dopo la morte. Il protagonista Jorge, ossessionato dalla prematura scomparsa della moglie, non riesce a smettere di pensare che da qualche parte il corpo di lei sta camminando, respirando, mangiando. Anche se le regole sociali vietano i contatti tra i morti e i vivi, la desidera ancora furiosamente e si lancia in una ricerca grottesca e disperata che lo porterà da un emisfero all’altro e forse oltre la vita stessa. Andarsene, ambientato nel 2095, racconta invece la vicenda di Henry Staunt, un uomo di 135 anni che ha deciso di mettere fine alla propria vita e si reca in un’apposita Residenza di Commiato, pagata dai contribuenti per assistere chi, come Henry, vuole fare largo alle nuove generazioni. L’amore al tempo dei morti coglie con lucidità i profondi cambiamenti delle categorie di vita e di morte, anticipando brillantemente le evoluzioni della bioetica: un libro già classico eppure così attuale. Lo disse per primo Isaac Asimov più di trent’anni fa: “Silverberg va oggi dove andrà la fantascienza domani”.
Robert Silverberg è nato a New York nel 1935 e vive a San Francisco. È considerato, insieme a Philip K. Dick e a J.C. Ballard, uno degli scrittori che meglio sa creare utopie visionarie per raccontare il nostro presente. Nel 2004 è stato insignito del Gran Master Award, il più importante riconoscimento mondiale per la fantascienza. Nel 2004 Fazi Editore ha pubblicato Il libro dei teschi, che diverrà un film di William Friedkin.