Walter Friedrich Otto
Le Muse
e l'origine divina della parola e del canto
A cura di Susanna Mati
Postfazione di Franco Rella
Premessa di Giampiero Moretti
L’originalissima trattazione sulle Muse costituisce uno dei più bei testi scritti da Walter Friedrich Otto, il grande autore de Gli dèi della Grecia e del primo Dioniso novecentesco. Testo riuscitissimo per altezza stilistica e per intelligenza concettuale, l’argomentazione de Le Muse verte, come recita il sottotitolo, sulla convinzione dell’origine divina del canto e della parola; Otto ipotizza cioè il carattere divino dell’autentica parola poetica e della musica, chiamate entrambe a esprimere il ritmo originario dell’esistente; la sua tesi è sostenuta tramite l’esperienza di grandi poeti classici e moderni, oltre che attraverso la propria accorata e personale rivelazione. La vasta rassegna di Otto è sorretta da una conoscenza accorta e sensibile delle testimonianze della civiltà greca e dei più misteriosi rapporti tra le divinità; il percorso inizia infatti dalla presenza (nel mondo e nella poesia) delle Ninfe, le cui apparizioni preludono al canto altisonante delle Muse. Otto articola questo percorso offrendo scorci suggestivi della grande poesia e dell’antica sapienza greca, per metà apollinea e luminosa, per metà enigmatica e oscura. La narrazione di Otto ci offre, insomma, una preziosa e rara riflessione sull’essenza lirica della realtà, di cui la Musa è raffigurazione: su quanto il mondo, umano e divino, sia fatto di poesia e di canto.
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