Silvia Vaccari
L’imperatrice
Di una bellezza irresistibile, colta e maliziosamente astuta, fin dalla nascita la piccola Lucrezia è stata educata per raggiungere un unico obiettivo: diventare l’imperatrice delle cortigiane. Bramata e corteggiata dagli uomini più potenti della Roma che conta, adorata e viziata da prelati e signori, in breve tempo la giovane donna conquista successo e agiatezze. Il prezzo di tutto ciò, però, per lei che dalle passioni ha tratto il proprio trionfo, è la condanna a un profondo distacco emotivo. La sua vita è infatti destinata a proseguire senza amore, sentimento che – come gli altri – è un lusso che non può concedersi: per diventare ricca e desiderabile deve mantenersi distante dagli uomini che incontra, asettica ed emotivamente impenetrabile. Sullo scenario della Roma dei Borgia e della rinascita delle arti, fra cene sfarzose e languidi incontri, L’imperatrice è la storia di una donna che conquista tutti ma che non riesce a farsi conquistare, urlando la propria angoscia per quell’amore che così tante volte ha sfiorato ma mai veramente avuto, tormentata dalla tirannia della bellezza e dal dolore della solitudine.
«Non avrai da lamentarti di me, mi dedicherò alla vita per cui sono stata educata.
Nessuno può sfuggire al proprio destino».
Mi fissò sbalordita.
«Non ti sembra di esagerare?».
«Diventerò l’imperatrice delle cortigiane».
Mi voltai verso di lei. «Non è questo che volevi?».
Questo era il futuro che mia madre aveva in serbo per me. Con la mia bellezza, una sapiente eleganza e qualche anno di studio alle spalle avrei saputo tener testa a cardinali, scrittori e poeti. Sarei diventata presto un’autentica cortigiana. Mi sentivo sicura di me stessa, prepotente e più furba di tutti. Che ingenua.