Scott Ritter
Obiettivo Iran
Perché la Casa Bianca vuole una nuova guerra in Medio oriente
Traduzione di Piero Meneghelli
Una testimonianza sconvolgente di un ex militare repubblicano, desideroso soltanto di aprire un dibattito pubblico sulla versione dei fatti offerta dall’establishment presidenziale, senza per questo essere considerato “antiamericano”.
Un’indagine completa e indipendente sul più temibile focolaio di crisi dei nostri giorni: i rapporti fra Stati Uniti e Iran. Nel libro Guerra all’Iraq Ritter ha svelato, molti anni prima della pubblica ammissione di Bush, che non c’erano armi di distruzione di massa nel paese di Saddam. Ora Scott Ritter – ex marine e un tempo capo dell’ispezione ONU sugli armamenti in Iraq – ci spiega perché Washington vuole assolutamente spodestare il regime di Mahmoud Ahmadinejad, anche a costo di “forzare la mano” all’Europa.
Ancora una volta, Ritter prospetta un’ipotesi in controtendenza rispetto al mainstream dell’informazione: basandosi su un’attenta ricostruzione delle indagini condotte dalla AIEA (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica) in Iran, ci dimostra che lo spettro del nucleare paventato dagli americani è stato ingigantito ad arte per giustificare un nuovo intervento in Medioriente. E che il programma di arricchimento dell’uranio è stato potenziato soprattutto a scopo energetico, non bellico. Alla luce di questi elementi, la posizione dell’America appare sempre più strumentale: un altro tassello si aggiunge così al complesso quadro della strategia mistificatoria del governo Bush, già utilizzata per convincere l’opinione pubblica della necessità della guerra in Iraq. La Casa Bianca non è l’unica ad avere degli interessi in un nuovo disastroso conflitto: dopo le provocazioni di Ahmadinejad, Israele considera l’Iran il suo nemico pubblico n. 1 e teme un attacco missilistico. Ma in gioco ci sono pure gli accordi commerciali fra Iran e Cina per le risorse energetiche e gli investimenti della Russia…
«L’Iran è la banca centrale del terrorismo».
Condoleeza Rice, 20 aprile 2006
«Dopo ore di discussione con esperti internazionali, sono giunto alla conclusione che, sulla questione dell’Iran, stiamo assistendo alla Storia che si ripete».
Scott Ritter
«Ritter centra il punto: gli interessi di Israele non sono necessariamente quelli degli Usa e la questione dell’Iran è “un conflitto nato in Israele”».
«Kirkus Review»
– 15/06/2008
Obiettivo Iran
«COLPIRANNO GLI AYATOLLAH, SENZA PROVE»
– 02/06/2008
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– 09/03/2007
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– 14/05/2007
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– 14/05/2007
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