Francesco Pacifico
San Valentino
dove si racconta come il marketing e la poesia hanno stravolto l'amore in Occidente
È festeggiato in tutto il mondo, ma non ha un volto. Organizza matrimoni e ha un giro d’affari internazionale, ma forse non è mai esistito. Un viaggio alla ricerca del senso dell’amore, in compagnia del santo più sfuggente e miliardario della storia.
Agli inizi dell’Ottocento, il Giorno di San Valentino è una festa inglese quasi dimenticata. Si estrae a sorte il nome di una ragazza, le si scrive una poesia, la si firma “Tuo Valentino”. Cinquant’anni dopo, è il primo esperimento di marketing delle emozioni del nascente impero americano: il capostipite di ogni campagna pubblicitaria per ottenere la felicità. Com’è potuto accadere? Secondo gli inglesi, quel giorno si festeggia da sempre. Da quasi duemila anni, il 14 febbraio gli innamorati scrivono una poesia in rima, incollano un paio di cuoricini e di colombi, si fidanzano e si sposano. Ma è veramente esistito un vescovo del III secolo che amava i fidanzati e regalava loro delle rose? O se l’è inventato Geoffrey Chaucer nel Medioevo per datare una poesia su un raduno di uccellini al cospetto di Afrodite? Quanto cambiano le abitudini sentimentali degli uomini? E perché ogni epoca racconta l’amore, e la Storia, secondo le sue necessità?
La maschera di Valentino ci fa fare un viaggio fra i manuali di morale per la borghesia, Oscar Wilde e l’importanza di chiamarsi V., le lettere di Charlie Brown alla bambina con i capelli rossi, il senso dei cristiani per il sesso, il fascino esotico dello Sceicco Bianco, le strategie dell’industria dei diamanti, la nuova passione dei cinesi per i cioccolatini… Un giro del mondo alla ricerca del senso dell’amore, per scoprire che quando si fa una promessa di matrimonio è meglio firmarsi col nome di un altro.
«Tra i giovani autori italiani… mi piacciono molte pagine del giovanissimo Francesco Pacifico».
Alessandro Piperno
«Tra gli scrittori italiani che più stimo oggi».
Tommaso Pincio
«Guarda qua. “Quattordici. Domenica. Santissimi Cirillo e Metodio”».
«Già, è vero».
«Uno decide con tanta dolcezza di sposarsi il giorno di San Valentino, manda gli inviti, le partecipazioni, organizza la festa, e poi salta fuori che quel giorno non esiste».
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