Venditori di fumo

Traduzione di Simone Verde

La politica dei nostri tempi ha riscoperto in modo decisivo la figura del demagogo, grande protagonista di una maniera di governare che fa direttamente appello al popolo: lo blandisce o lo incita, proiettandolo – apparentemente – al centro della scena pubblica. Una tendenza sempre più diffusa anche da noi e di cui la cronaca politica italiana offre ogni giorno esempi luminosi. A raccontare in modo brillante e appassionante questo fenomeno è una delle penne migliori de «Le Canard enchaîné», rivista di satira d’oltralpe: Jean-Luc Porquet. Partendo dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, l’autore descrive il modello demagogico e la deriva delle nostre società. Sarkozy, infatti, non è nient’altro che l’ultimo esemplare di una lunga tradizione di leader demagogici: il “pazzo di Dio” Savonarola, Miloševic, Cleone, Eva Perón e i suoi descamisados, Le Pen e Silvio Berlusconi, il “tele imbonitore”. Insieme al “piccolo demagogo” Sarkozy, divengono così i prototipi di una generazione irresistibile e preoccupante dell’arte di governare. Le ricette utilizzate per “prendere per i fondelli” i cittadini sono eterne, e vengono tratteggiate da Porquet in modo assai efficace: dalla capacità di puntare tutto sulla comunicazione alla semplificazione senza ritegno di ogni cosa, dal suscitare la paura alla promessa dell’ordine, da un lato, e dell’irrealizzabile, dall’altro.
Come evidenziano i casi di Sarkozy, che assicura ogni cosa e il suo contrario, e di Berlusconi, che promette tanto e ci mantiene molto poco, la demagogia ci ricorda la fragilità della democrazia e i rischi crescenti a cui essa è esposta.

«Un libro davvero eccezionale».
«Charlie Hebdo»
 
«Un’opera utile e ben fatta».
«Le Canard enchaîné»
 
«Fra i tanti saggi su Sarkozy, questo di Porquet occupa un posto speciale: è divertente e soprattutto originale».
«Regards»