Gustave Flaubert

L’opera e il suo doppio

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Dalle lettere

Collana:
Numero collana:
101
Pagine:
480
Codice ISBN:
9788881127924
Prezzo cartaceo:
€ 29,50
Codice ISBN ePub:
9788876252242
Prezzo eBook:
€ 4.99
Data pubblicazione:
24-11-2006

A cura di Franco Rella

Dello sterminato epistolario flaubertiano, L’opera e il suo doppio propone la più vasta raccolta mai pubblicata in Italia contenente numerose lettere inedite.
Flaubert, con Dostoevskij, ha aperto la strada al romanzo del XX secolo rivoluzionando i tempi e la modalità della narrazione. Le sue opere sono contrassegnate da un rigore stilistico e compositivo tale che la materialità, la tragedia stessa della vita raccontata si risolvono totalmente nella scrittura. Ma, accanto a questa scrittura “diurna” Flaubert ha sviluppato nelle sue lettere un’immensa scrittura “notturna” in cui storia e storie, paesaggi e culture, dolore e morte, esaltazione ed erotismo si distendono per migliaia di pagine. In Italia si conosce poco del suo epistolario, di cui forse è impossibile dare un’edizione completa. Questa, che proponiamo, non è dunque la totalità delle lettere di Flaubert, è però molto più di un’antologia. È il tentativo di proporre la sostanza di una scrittura e di un pensiero. Ma, ancora di più, di tentare di costruire un ponte tra le due scritture, quella narrativa e quella epistolare.
Flaubert ripete che nei suoi libri l’autore deve essere assente. Che ha orrore all’idea che Gustave Flaubert compaia, con le sue idee e le sue passioni, accanto a Emma Bovary o accanto a Salammbô. Ma dice e ripete anche che nessun libro lo soddisfa in pieno, che non ha mai trovato il soggetto in cui darsi interamente, che sia in sintonia con il suo temperamento. Di fatto Flaubert ha trovato questo soggetto e ha scritto questo libro. È quello che corre sotto le pagine del suo epistolario. Qui egli esprime l’ansia della bellezza e l’attrazione per il sordido, qui si uniscono l’opaco della bêtise e il nitore metafisico, l’esaltazione per l’ideale e i miasmi della vita. Qui l’amore e l’amicizia trovano la loro espansione, accanto alle delusioni e all’atrocità dell’esistenza. Tutto questo raggiunge la sua unità nello straordinario protagonista di questo romanzo nascosto, che altri non è che lo stesso Flaubert. Arrivare a scoprire questo romanzo significa trovarsi improvvisamente davanti a uno dei testi più grandi della letteratura di ogni tempo.
«Dunque, cerchiamo di vedere le cose come sono, senza voler avere più spirito del buon Dio. In passato si è creduto che solo la canna da zucchero desse lo zucchero. Oggi lo si estrae da quasi tutto, ed è lo stesso con la poesia. Traiamola da qualsiasi cosa, perché essa sta ovunque: non c’è un atomo di materia che non contenga il pensiero; abituiamoci a considerare il mondo come un’opera d’arte di cui è necessario riprodurre i processi nelle nostre opere». (a Louise Colet, 27 marzo 1853)

L’OPERA E IL SUO DOPPIO – RECENSIONI

 

Daria Galateria, LA REPUBBLICA
– 19/11/2006

 

Flaubert

Nelle lettere il romanzo mai scritto

 

 

Massimo Romano, IL NOSTRO TEMPO
– 02/09/2007

 

Flaubert, ansia del bello

 

 

 

Linnio Accorroni, STILOS
– 09/01/2007

 

Nelle lettere c’è il segreto di Flaubert: carne e sangue

 

 

 

Antonio Saccà, SECOLO D’ITALIA
– 10/02/2007

 

Flaubert, invettiva contro la mitologia progressista

 

 

 

Ruggero Guarini, CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
– 27/01/2007

 

Flaubert e i piedi dei pescatori

 

 

 

Paola Azzolini, BRESCIA OGGI
– 23/02/2007

 

Flaubert, le confidenze di una vita

 

 

 

Alessandro Zaccuri, AVVENIRE
– 10/02/2007

 

Gustave, che zibaldone

 

 

 

Guido Conti, TTL -LA STAMPA
– 17/02/2007

 

Flaubert, l’opera e il suo doppio

 

 

 

Antonio Saccà, LA GAZZETTA DEL SUD
– 02/02/2007

 

Flaubert e la fede nell’arte in un mondo senza qualità

 

 

 

Paola Azzolini, L’ARENA
– 23/02/2007

 

Flaubert, le confidenze di una vita

 

 

 

Giovanni Bogliolo, QUOTIDIANO NAZIONALE
– 21/01/2007

 

Flaubert, il romanzo di un uomo-penna

 

 

 

Giuseppe Scaraffia, DOVE
– 01/02/2007

 

Gustave Flaubert, l’opera e il suo doppio

 

 

 

Elisabetta Rasy, CORRIERE DELLA SERA
– 18/01/2007

 

Flaubert: il socialismo non si addice alla letteratura

 

 

 

Massimiliano Melilli, CORRIERE DEL VENETO
– 21/01/2007

 

Flaubert, inguaribilie grafomane Rella studia quattromila lettere

 

 

 

Ivan Tassi, IL MANIFESTO
– 03/01/2007

 

Lettere per domare il flagello dello stile

 

 

 

Giuseppe Scaraffia, IL SOLE 24 ORE
– 10/12/2006

 

Il valletto intraprendente

 

 

 

Guido Conti, ITALIA OGGI
– 08/12/2006

 

L’opera e il suo doppio

 

 

 

Paolo Petroni, GAZZETTA DEL SUD
– 09/12/2006

 

La vita di Flaubert attraverso le lettere

 

 

 

Paola Dècina Lombardi, TTL – LA STAMPA
– 16/12/2006

 

Flaubert: vivo da orso

 

 

 

Giorgio Montefoschi, IO DONNA
– 16/12/2006

 

L’opera e il suo doppio

 

 

 

Paolo Petroni, ANSA.IT
– 08/12/2006

 

L’opera e il suo doppio – le lettere di Gustave Flaubert

 

””Trovero” il mio soggetto, mi cadra” dal cielo un”idea in sintonia completa con il mio temperamento? Potrei fare un libro in cui darmi tutto intero?”” scrive Gustave Falubert il capodanno del 1869 a Feorge Sand. E” l”anno in cui pubblichera” ”L”educazione sentimentale” e ne sono passati piu” di dieci da quando usci” ”Madame Bovary”, per la quale dichiaro” ””Madame sono io””, al processo per oltraggio alla morale, da cui usci” assolto. Eppure, la verita” e” che il luogo in cui lo scrittore si da” tutto sono le sue lettere, come sostiene Franco Rella, curatore di questo epistolario.
E per questo lo intitola ”L”opera e il suo doppio”, a sottolineare l”alterita” di questi scritti occasionali, meno letterariamente e maniacalmente curati rispetto ai romanzi e racconti. Del resto, tra le miglia di missive a disposizione, Rella ne ha selezionate oltre trecento, quelle ””piu” significative nella direzione delal genesi dell”estetica flaubertiana da un lato, e di quello che abbiamo definito ”il romanzo nascosto” che si muove e si scrive in questa impressionante sequenza di testi””, e ci sono poi tagli su alcune delle lettere scelte, che talvolta erano lunghe anche 10, 15 pagine.
”Il romanzo nascosto” e” quello della sua vita, sono i suoi umori piu” oscuri in cui si trovano altre storie, paesaggi, dolore e erotismo, passioni e timori, esaltazione e ombra della morte, la sua ansia per la bellezza e l”attrazione per il sordido, il suo amore per la realta”. ””In passato si e” creduto che solo la canna da zucchero desse lo zucchero. Oggi lo si estrae da quasi tutto, ed e” lo stesso con la poesia. Traiamola da qualsiasi cosa, perche” essa sta ovunque.

 

Guido Caserza, LA SICILIA
– 04/12/2006

 

La ricerca del romanzo nascosto

 

 

 

Angelo Ascoli, IL GIORNALE
– 05/12/2006

 

Flaubert, il trionfo e la disfatta

 

 

 

Davide Brullo, LIBERO
– 29/11/2006

 

“Madame Bovary? Non sono mica io”

 

 

 

Alberto Carrara, LETTURE
– 01/04/2007

 

L'”altro romanzo” del grande Flaubert

 

 

 

Anna Tito, L’UNITÀ
– 28/05/2007

 

Gustave Flaubert, la fatica titanica di essere scrittore

Epistolari, L’opera e il suo doppio a cura di Franco Rella

 

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