Il prossimo 26 marzo ricorreranno i cento anni dalla nascita di Elizabeth Jane Howard, la popolare scrittrice inglese divenuta celebre in Italia soprattutto per la Saga dei Cazalet. Nata a Londra nel 1923 da una famiglia di ricchi commercianti, Jane arrivò alla letteratura nel 1951 dopo aver lavorato come modella e attrice. Scrisse quindici romanzi di successo, frequentò l’alta società ed ebbe una vita brillante, con diversi matrimoni (famoso quello con lo scrittore inglese Kingsley Amis nel 1965). Howard, Jane per gli amici, è stata a lungo ricordata più per la sua fascinosa bellezza che per la sua opera, e ha dovuto attendere gli ultimi anni della sua lunga vita per ottenere il riconoscimento letterario che le sarebbe spettato. Grazie a una rara intelligenza delle emozioni e a una prosa cristallina – che una scrittrice come Hilary Mantel non ha esitato a definire “splendida”– oggi la critica è unanime nel tributarle il talento di una grande artista, capace di rivendicare la propria sensibilità femminile senza compromessi, liberata dal conformismo di un’epoca e di uno status sociale.
I lettori italiani l’hanno scoperta e amata per la fortunatissima Saga dei Cazalet, un successo da trecentomila copie – cinque volumi nei quali si tracciano i destini di una famiglia inglese dell’alta borghesia tra gli anni Trenta e Cinquanta –, e successivamente per tanti altri romanzi, tra i quali ricordiamo La ragazza giusta, All’ombra di Julius e Il lungo sguardo. Al centro dei libri di Howard c’è il mondo della upper class inglese, con i suoi riti, le sue virtù e i molti vizi, nei quali l’autrice ha distillato verità e bugie del suo e del nostro sentire, conquistando il cuore di innumerevoli lettori.
Buon compleanno, Jane.
In occasione del centenario di Elizabeth Jane Howard abbiamo chiesto ad alcune giornaliste e book influencer di raccontarci perché amano questa autrice e i suoi romanzi. Ecco le loro risposte!
Anche le libraie e i librai hanno voluto partecipare e raccontare i motivi per cui amano e consigliano Elizabeth Jane Howard.