Elizabeth Johnson
Alla ricerca del Dio vivente
Traduzione di Ludovica Eugenio
Alla ricerca del Dio vivente, acclamato da più parti e premiato con il primo premio della Catholic Press Association, è stato condannato dai vescovi Usa che hanno sollevato a marzo del 2011 perplessità sul libro, definito non in accordo con “l’autentica dottrina cristiana”. La convinzione della teologa che i nomi umani attribuiti a Dio siano nati da un preciso contesto socio-politico non è piaciuta alla Commissione dottrinale, poiché in questo modo non si tiene in conto la rivelazione divina e il linguaggio teologico biblico. Anche la pretesa della teologa secondo cui Dio, nella sua natura divina, sia in grado di soffrire per gli errori umani minerebbe – secondo i vescovi – la trascendenza di Dio.
Il Dio di Elizabeth Johnson è il Dio degli umili: nell’intensa sofferenza, miseria e morte, gli oppressi hanno intravisto un Dio differente da quello giunto con i conquistatori. Scopo del libro è offrire nuovi modi di intendere Dio sulla base di diverse correnti teologiche: da quella femminista a quella nera, dalla quella della teologia della liberazione a quella ecologica, in linea con la convinzione che i nomi umani attribuiti a Dio siano nati da un preciso contesto socio-politico. Ogni generazione, in ogni tempo e luogo, cerca per la Rivelazione parole adeguate al mondo in cui Dio continua a incarnarsi.
Un testo appassionato e multi-prospettico, che oltre a rilevare la mappatura delle nuove frontiere della teologia, dilata la nostra capacità di cogliere il Mistero di Dio.
Elizabeth Johnson, suora cattolica, nota esponente della teologia femminista, insegna Teologia alla Fordham University, è presidente della Catholic Theological Society of America e della Ecumenical Theological Society. È stata insignita di numerosi premi (tra cui l’American Academy of Religion Award for Excellence in the Study of Religion). Tra i suoi libri più famosi, She who is: the Mystery of God in Feminist Theological Discorse (2002),
«I teologi come Elizabeth Johnson, hanno un’altra priorità: prendono rischi, sperimentano, si rifiutano di ripetere formule, scrivono opere di teologia che non vogliono essere compendi di dottrina».
Corriere della Sera
«Questo è uno dei libri di teologia più importanti e più provocatori che sia mai apparso negli USA dai tempi del Vaticano II. Sfido tutti i cristiani a leggere il primo capitolo; verranno trascinati a divorare il libro intero!».
The American Catholic
– 03/03/2013
Alla ricerca del Dio vivente