Robert Nozick
Invarianze
La struttura del mondo oggettivo
Traduzione di Gianfranco Pellegrino
Introduzione di Sebastiano Maffettone
«La filosofia comincia dalla meraviglia».
Robert Nozick
I recenti sviluppi delle scienze naturali e umane – in primo luogo la fisica, la biologia, l’economia e le neuroscienze – lanciano sfide di enorme portata ai concetti filosofici tradizionali. Robert Nozick, uno dei maggiori filosofi del secondo Novecento (scomparso nel 2002), raccoglie il guanto e si confronta in Invariances, il suo ambizioso testamento teoretico, con le più recenti acquisizioni in ciascuna di queste discipline, consegnandoci una delle più innovative ricerche filosofiche degli ultimi anni. Con la sua rara chiarezza e il suo consueto rigore, Nozick esplora coraggiose possibilità teoriche, allontanandosi spesso dai sentieri più battuti, e pone in nuova luce molte delle principali questioni filosofiche tradizionali: il relativismo, la verità, la natura oggettiva della scienza e del progresso scientifico, la possibilità di una teoria fisica unificata della realtà, la natura e le funzioni della coscienza umana, l’insorgenza e gli obiettivi della morale. Alcuni esempi delle sue tesi: la verità dipende dallo spazio-tempo ed è relativa ad esso, non è tuttavia socialmente relativa all’interno della comunità umana. I fatti oggettivi sono invarianti sotto trasformazioni specifiche; i processi di produzione di credenze oggettive coinvolgono sì fattori di distorsione, ma questi hanno in gran parte dei casi una rilevanza trascurabile. Il dominio della necessità è limitatissimo: non esistono verità necessarie metafisicamente importanti (l’acqua non è necessariamente H2O). Tuttavia si può e si deve parlare di gradi differenti di contingenza. In maniera simile, si deve parlare di varie gradazioni di coscienza, che producono una crescente capacità di adattare le azioni al mondo. L’evoluzione ha impiantato negli esseri umani un “modulo normativo”: le capacità di apprendere, interiorizzare e seguire norme e di emettere giudizi morali. L’etica possiede forza normativa a causa della sua connessione con la consapevolezza cosciente. Come hanno commentato alcuni recensori, dopo questo libro “la filosofia non avrà più lo stesso aspetto”.
«Invarianze è un libro molto ambizioso […]. Nozick, in altre parole, si pone obiettivi di grande portata e di notevole originalità. […] Può anche darsi che non vi piaccia. Ma allora interrogate voi stessi. E chiedetevi se amate la filosofia».
Dalla prefazione di Sebastiano Maffettone
«La chiarezza dello stile di Nozick rispecchia la grande lucidità del suo pensiero».
Robert Taylor, «Boston Globe»
«Nozick risponde alle domande poste da Kierkegaard, Sartre, Marcel e Buber con l’aiuto di strumenti creati da filosofi completamente diversi, come Quine, Kripke e Putnam».
Alasdair Macintyre, «New York Times Book Review»