Angela Carter
La bottega dei giocattoli
Traduzione di Maria Baiocchi
Angela Carter, tra le più grandi e più audaci scrittrici inglesi di sempre, ritorna con uno dei suoi capolavori: La bottega dei giocattoli, vincitore del John Llewellyn Rhys Prize, è l’esempio perfetto di uno stile unico e di una fantasia travolgente.
Nell’estate dei suoi quindici anni, per Melanie cambia tutto. Ormai non è più una bambina: lunghe ore trascorse in esplorazione davanti allo specchio lo confermano. Deliziata dalla scoperta del proprio corpo, la ragazza è tutta un fremito. Una notte in cui è a casa da sola, troppo eccitata per dormire, non resiste alla tentazione del proibito e, indossato il candido abito nuziale della madre, esce in giardino e passeggia al chiaro di luna. Qualcosa, però, va storto, e il giorno seguente il destino le fa visita presentandole il conto: i suoi genitori non ci sono più. Melanie e i suoi due fratellini sono dunque costretti ad abbandonare la casa di famiglia per trasferirsi a Londra, dagli zii che non hanno mai conosciuto: zia Margaret, una donna gentile che ha smesso di parlare quando si è sposata, e zio Philip, giocattolaio ossessivo, dispotico e manipolatore. Come se non bastasse, alla coppia fa seguito il giovane Finn, che da subito si mostra molto interessato alla nuova arrivata. Sempre più consapevole della propria femminilità e sempre più affamata di libertà, Melanie dovrà imparare in fretta a non farsi sottomettere…
Un vibrante romanzo sul fascino inquietante del diventare adulti e un tassello importante nell’opera di Angela Carter, capace di farci ridere, di turbarci, di trasportarci in mondi affascinanti e misteriosi.
«La sua prosa si presta a magnifiche scene di meticolosa sensualità… Sogni, miti, fiabe, metamorfosi, l’inconscio ribelle, viaggi epici e una celebrazione molto sensuale della sessualità nelle sue manifestazioni più gioiose e più oscure».
Ian McEwan
«I suoi libri ci liberano dalle catene, rovesciando le statue del pomposo, demolendo i templi della rettitudine. Prendono la loro forza da tutto ciò che è ingiusto, illegittimo, basso. Non hanno eguali né rivali».
Salman Rushdie
«Veloce, ficcante e impreziosito da uno stile efficace, il libro avvinghia il lettore. La storia non delude, rimanendoti appiccicata per giorni».
Omar Di Monopoli