Edward Frederic Benson
La regina Lucia
Postfazione di Riccardo Reim
Traduzione di Alessandra Osti
La regina Lucia è il primo romanzo della fortunata serie comica andata a ruba negli anni Venti del Novecento.
Regina incontrastata di Riseholme, Lucia conversa in italiano col docile marito Pepino e regola la vita culturale del paese. Sua eterna antagonista, Daisy Quantock è inesorabilmente perdente. Improvvisamente una novità rompe la routine cittadina: Olga Bracely, famoso soprano, acquista una casa a Riseholme e osa infrangere le leggi stabilite da Lucia. Sarà lei la nuova regina? Un fatto è certo: se Lucia sente il trono vacillare, non esita a impugnare le armi…
Scrittore originale e prolifico, Edward Frederic Benson nacque nel 1867 e morì nel 1940, a Cambridge. Lavorò come archeologo, ma si occupò anche di politica, sport e bird-watching; tra i suoi romanzi ricordiamo Dodo, Mrs Ames e, naturalmente, il ciclo dedicato a Lucia. Benson, al pari di Wodehouse, è considerato ormai un maestro del romanzo umoristico del Novecento.
«Il racconto di questa società ormai scomparsa, molto british, molto educata ed elegante, è tanto esilarante da aspettare con impazienza di ritrovare le altre avventure di Lucia».
Natalia Aspesi, ELLE
«Se si vogliono davvero penetrare i misteri della snobocrazia britannica – e allo stesso tempo divertirsi moltissimo – forse nemmeno La fiera delle vanità di Thackeray riesce a essere più efficace dei romanzi di Edward Benson i cui personaggi non sfigurano nel pantheon del miglior umorismo britannico, accanto al Jeeves di Wodehouse, al Bertie di Evelyn Waugh e allo zio Podger di Jerome K. Jerome».
Nicoletta Tiliacos, Il Foglio
«Una pietra miliare della letteratura umoristica».
Pier Francesco Borgia, Il Giornale
«Siamo nelle regioni dell’umorismo più rarefatto, dove l’ironia tocca vette ancor più esclusive di quelle frequentate dal celeberrimo Woodhouse».
Alessandro Zaccuri, «L’Avvenire»
«Non esiste compagna più deliziosa per chi voglia conoscere i paradisi e gli inferni dello snobismo».
Giovanni Mariotti, «iO Donna»
«Una meravigliosa scoperta».
Gianni Riotta, «Corriere della sera»