Alessio Mussinelli
Nemmeno Houdini
«Un romanzo che appartiene alla gloriosa tradizione lacustre che fu di Piero Chiara».
Fabrizio Ottaviani, «il Giornale»
Sarnico, lago d’Iseo, agosto 1938.
La vedova Moranti, dopo una lunga e scrupolosa ricerca di un nuovo collaboratore domestico, assume Esperanto Barnelli, giovane avvenente quanto avido, che la convincerà ad acquistare, tra le altre cose, una villa sul lago di Garda, una motocicletta e un’auto di lusso, con il pretesto di farle conquistare le attenzioni dell’amato D’Annunzio, morto in realtà già da tempo. In paese, intanto, Metello Patelli, detto il Bruttezza, insegue il proprio sogno di diventare organista della parrocchia ma don Fulvio Martinelli, il nuovo reverendo, gli mette i bastoni fra le ruote. Mentre l’infatuazione della Moranti verso il maggiordomo inizia a scemare, e Metello decide di fondare un’orchestrina per dar sfogo alla propria passione, la vedova scopre d’avere un figliastro: l’emaciato e delicatissimo Archemio, organista provetto.
Da qui, mille colpi di scena – un finto prete, un baule pieno di documenti, un buffo incidente stradale, un tesoro nascosto in fondo al lago – fino al rocambolesco finale in cui, come in una commedia delle più classiche, tutti i fili si scioglieranno in una piacevole soluzione. Gli abitanti del piccolo centro affacciato sul lago sono i protagonisti di questa storia vivace e piena di intrecci. Lo stile garbato e l’ironia dell’autore fanno del romanzo un tenero e appassionato omaggio all’esuberante vita di provincia dell’Italia che fu.
Alessio Mussinelli è nato e vive in provincia di Bergamo, a due passi dal lago d’Iseo. Laureato in Lettere, ha conseguito il diploma di Master in scrittura e produzione per la fiction e il cinema presso l’Università Cattolica di Milano. Appassionato di dolci e fai-da-te, è tastierista in un gruppo di musica da ballo e si dedica con grande trasporto alla scrittura. Nel 2013, con Fazi, ha pubblicato Nemmeno le galline.
«Un registro che si attaglia perfettamente alla storia narrata, alla maniera di Guareschi».
Guido Caserza, Il Mattino
«Una commedia umana irresistibile. Siamo tutti fan di Alessio Mussinelli».
Tina Guiducci, Gazzetta di Mantova
«Capolavoro umoristico. Mussinelli si è guadagnato un posto tra Guareschi, Brizzi, Benni e Vitali».
Andrea Bressa, Panorama.it
«L’autore strizza un occhio alle sorelle Materassi e l’altro a Pratolini».
Fabrizio Ottaviani, il Giornale
Su Nemmeno le galline hanno scritto:
«Tra piccoli sotterfugi, pettegolezzi sparati come una raffica di mitraglia e irresistibili macchiette, Mussinelli trascina il lettore in una girandola di micro avventure della provincia italiana. In un romanzo velocissimo che si fa leggere con il sorriso sulle labbra».
Alessandro Mezzena Lona, «Il Piccolo»
«Piccola storia di provincia, ma insieme affresco del Paese fra le due guerre. Alessio Mussinelli tratteggia la sua vicenda d’esordio a capitoli brevi, con uno stile personale e diretto, sul filo dell’ironia e della memoria».
Elena Masuelli, «Ttl – La Stampa»
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