Shandi Mitchell
Sotto questo cielo intatto
Traduzione di Velia Februari
Sotto questo cielo intatto è un affresco storico di grande impatto emotivo con cui Shandi Mitchell sembra ridare vita alla grande letteratura americana degli anni Trenta di Steinbeck e Faulkner.
Vincitore del Commonwealth Writers’ Prize come miglior esordio, scelto dai librai indipendenti americani come uno dei romanzi migliori del 2009 e da Barnes & Noble come Great New Writer 2009, il romanzo di Shandi Mitchell attinge alla storia familiare dell’autrice e mette in scena il dramma dell’immigrazione in un racconto sull’amore e l’avidità, sull’orgoglio e la disperazione, sulla lotta per la sopravvivenza di chi ha poco o niente.
Canada, 1938. Dopo quasi due anni trascorsi in prigione, colpevole di aver sottratto parte del grano coltivato sulla terra che lavora come mezzadro, Teodor Mykolayenko è di nuovo un uomo libero. Durante quei due lunghi anni la moglie e i figli, fuggiti con lui dall’Ucraina per scampare alla mannaia delle purghe staliniane, hanno lottato per sopravvivere.
Ogni cosa è stata difficile, ha stentato a trovare un passo: ora invece tutto riprenderà la sua forma, sotto un cielo che può riscoprirsi intatto. E tuttavia, in questa terra sconfinata e solenne che batte al ritmo delle stagioni e dei raccolti, nulla va come dovrebbe perché tutto ha una sua ragion d’essere: la perdita dell’innocenza, la violenza che frantuma ogni illusione, lo sguardo offuscato dei bambini su un universo adulto che non comprendono.
Commovente e grandioso, il romanzo di Shandi Mitchell è un esordio che colpisce al cuore.
Shandi Mitchell, di origine ucraina, è nata nel 1964 a Chatham, in Canada. Oltre al Commonwealth Writers’ Prize for Best First Book 2010, Sotto questo cielo intatto ha vinto il Margaret and John Savage First Book Award 2010 e il Thomas Head Raddall Atlantic Fiction Award 2010. Scelto da «Booklist» come una delle Top 10 First Novels del 2009, è stato selezionato dai librai indipendenti americani come uno dei romanzi migliori del 2009, da Barnes & Noble come Great New Writers 2009 e da Waterstone come una delle Best New Voices 2010.
I diritti del romanzo sono stati acquisiti da Usa, Uk, Israele, Olanda, Cina.
Shandi Mitchell vive e lavora a Wellington, in Nuova Scozia, sulla costa orientale canadese.
«Un’opera prima di tragica, potente bellezza».
The Times
«Tragica come solo una tragedia shakespeariana saprebbe esserlo, la dura, spoglia rappresentazione della lotta per la sopravivenza della Mitchell riporta alla mente Furore di Steinbeck. Ne siamo assolutamente entusiasti».
Library Journal
«Un romanzo mai patetico, che non concede nulla al sentimentalismo. Splendido».
Marie Claire