Dmitrij Miropol’skij
Urbi et Orbi
Traduzione di Carmelo Cascone
Cosa accomuna le azioni di Ivan il Terribile, Pietro il Grande e Paolo I? Perché, secondo gli autori della Cronaca degli anni passati, l’apostolo Andrea ha intrapreso un cammino di oltre duemila chilometri per raggiungere le rive del lago Ladoga? È ciò che cercheranno di scoprire l’ex maggiore Odincov, addetto alla sicurezza del museo al Castello Michajlovskij, nel centro di San Pietroburgo, e il giovane studioso di storia Muninn, che nel suo studio intitolato Urbi et Orbi sembra avere individuato una chiave che potrebbe schiudere questi antichi enigmi. Lungo il difficoltoso percorso alla ricerca della verità, tra alleati pronti ad aiutarli e avversari che li vogliono morti, incontreranno una femme fatale e un vecchio miliardario, un capo di un’organizzazione internazionale e un leader spirituale, adepti di ordini mistici e funzionari dei servizi segreti, fino a giungere al momento della rivelazione finale, che segnerà l’inizio di un nuovo corso per l’umanità.
Dopo L’ultimo inverno di Rasputin, Dmitrij Miropol’skij torna nelle librerie italiane con un avvincente giallo in pieno stile Codice da Vinci che in patria è stato un successo da centinaia di migliaia di copie procurando all’autore la nomea di “Dan Brown russo”: un congegno narrativo dagli ingranaggi perfetti, in cui si fondono poliziesco, affresco storico, thriller, avventura, esoterismo.
«Al mondo esistono due ordinamenti.
Il primo è il turbinio della natura, la “dialettica” terrena.
Il secondo è la “statica” divina.
Le fondamenta incrollabili del creato.
Da un lato la vita e la morte, dall’altro l’eternità».