Il 16 gennaio arriverà in libreria Storia della nostra scomparsa di Jing-Jing Lee, la storia di una generazione di donne a cui per decenni è stata negata l’esistenza: il dramma delle schiave sessuali all’epoca dell’occupazione giapponese di Singapore.
Un esordio potente e doloroso tratto dalla storia familiare della giovanissima autrice. Un contributo importante al dibattito scatenato dal movimento #MeToo.
Wang Di ha soltanto sedici anni quando viene portata via con la forza dal suo villaggio e dalla sua famiglia. È poco più che una bambina. Siamo nel 1942 e le truppe giapponesi hanno invaso Singapore: l’unica soluzione per tenere al sicuro le giovani donne è farle sposare il più presto possibile o farle travestire da uomini. Ma non sempre basta. Wang Di viene strappata all’abbraccio del padre e condotta insieme ad altre coetanee in una comfort house, dove viene ridotta a schiava sessuale dei militari giapponesi. Ha inizio così la sua lenta e radicale scomparsa: la disumanizzazione provocata dalle crudeltà subite da parte dei soldati, l’identificazione con il suo nuovo nome giapponese, il senso di vergogna che non l’abbandonerà mai. Quanto è alto il costo della sopravvivenza?
Qui potete leggere i primi due capitoli: Storia della nostra scomparsa – Estratto
«Una storia straziante, ma colma di speranza, sulla memoria, il trauma e l’amore».
«The New York Times»
«Un libro autentico, un’autrice che dimostra grazia nella scrittura».
«The Sunday Times»
«Una storia avvincente sulle generazioni tormentate dalla guerra e dal silenzio che circonda le loro sofferenze».
«Kirkus Reviews»
«Il romanzo d’esordio di Jing-Jing Lee è un’indagine viscerale e sensibile sulla verità e le sue conseguenze, sul potere liberatorio della memoria».
«The Irish Times»
«Un libro straordinario e profondo».
«Irish Independent»
«Una storia appassionante, di riscatto e liberazione, meravigliosamente scritta».
«Booklist – Starred Review»