William Peter Blatty
L’esorcista
Traduzione di Cristiano Peddis
Che cosa succede alla piccola Regan, trasformatasi in un mostro blasfemo che urla oscenità e frasi sconnesse? Sua madre, la famosa diva del cinema Chris MacNeil, non riesce a capirlo. Né ci riescono i medici e gli psichiatri, né la polizia. Forse solo un esorcista può dare una risposta. Ma la Chiesa impone cautela, esige prove, chiede tempo. Intanto la casa risuona di colpi, i mobili si spostano da soli, un uomo muore con il collo spezzato, il fragile corpo di Regan sembra cedere alla tempesta che lo sconquassa. E lo scontro tra l’uomo di Dio e gli spiriti del Male sembra ormai inevitabile.
Scritto a partire dallo studio di un caso di possessione diabolica e pubblicato nel 1971, il romanzo richiese all’autore, William Peter Blatty, una lunga e accurata ricerca sull’argomento: «Penso che il mio inconscio, una volta accumulato tutto il materiale e la fatica necessari, abbia creato la maggior parte della trama, elargendone poco alla volta delle porzioni alla mia coscienza razionale». Il libro suscitò un certo scandalo nella critica ma ebbe da subito un impressionante successo di vendite. Considerato uno dei migliori romanzi horror mai scritti, L’esorcista, da cui è stato tratto il film horror per antonomasia, ha venduto circa sei milioni di copie ed è stato tradotto in diciotto lingue.
«Uno dei romanzi più horror di tutti i tempi».
Luca Crovi
«L’esorcista è superiore ai libri del suo genere quanto un’equazione di Einstein lo è paragonata alle colonne di numeri di un contabile».
«The New York Times Book Review»
«La verità è che non sto semplicemente leggendo un libro. È un’esperienza del tutto diversa, percorrere le pagine dell’Esorcista. Vuol dire trovarsi a tu per tu con il Male».
Edoardo Nesi