Pornonazi

Traduzione di Madeira Giacci

Sessant’anni dopo il processo di Norimberga uno dei più originali scrittori tedeschi riscrive la storia del Terzo Reich, svelando morbosi intrecci di denaro e potere tra il partito nazista e l’industria a luci rosse.

Le SS incaricano Karl Fußmann, giovane chimico senza scrupoli, di trovare una cura preventiva per la malaria che minaccia di decimare le truppe tedesche in Nordafrica. All’Istituto di Igiene di Berlino Fußmann viene però coinvolto negli affari del suo superiore, regista pornografico e fondatore di una casa di produzione di film a luci rosse che baratta le proprie pellicole con l’acciaio necessario ai nazisti per fabbricare le armi. Karl si innamora quindi perdutamente di Lotte, una prostituta e pornoattrice con cui stabilisce una relazione ossessiva, una dipendenza sadomasochista. Intanto la guerra volge al termine e anche coloro che fino ad allora avevano creduto di poterne ignorare le conseguenze sono costretti a fare i conti con la realtà. Prendendo spunto dalla vera storia della casa di produzione cinematografica Sachsenwald, Thor Kunkel, qui alla sua terza prova letteraria, si confronta con l’accecamento e la fascinazione dell’ideologia nazionalsocialista. Il risultato è un romanzo morboso, una riflessione sulla miseria umana, la denuncia di una follia collettiva che antepone la biologia all’anima pretendendo di fondare su di essa un nuovo ordine sociale.

«Un romanzo con tutti gli ingredienti giusti: sesso, molto sesso, nazismo, ancora più nazismo, e uno spettacolare finale romantico».
The Guardian

«Ideologicamente scandaloso».
Frankfurter Allgemeine