Edmundo Paz Soldán
La materia del desiderio
Traduzione di Stefano Tummolini
Pedro, giovane e promettente professore di un’università dello Stato di New York, si prende un periodo sabbatico e torna in Bolivia, suo paese natio, per fuggire dalla relazione morbosa c clandestina con la sua allieva Ashley. Ospite dello scontroso zio David, enigmista e inventore, insegue qui la sua personale ossessione: scoprire chi era suo padre, scrittore e guerrillero, ucciso in un’imboscata, insieme alla zia e ai loro compagni di lotta, quando lui era solo un bambino. Nella ricerca delle proprie radici e della propria identità, si troverà coinvolto in una rete di tradimenti, politici e amorosi, intimamente legata ai traumi sociali del suo paese, e a rincorrere desideri inafferrabili, come quello lacerante dell’amore di Ashley o della verità, sempre più oscura, sempre un passo più lontana.
Uno dopo l’altro vediamo sfilare dittatori, narcotrafficanti, rivoluzionari veri o presunti, cocainomani, video maker e terroristi senza volto… fino al colpo di scena finale.
Un romanzo affascinante, ideale per addentrarsi in un paese e in un continente che hanno smesso già da tempo di essere semplicemente “esotici”.
Selezionato da «Newsweek» come uno dei tre scrittori latinoamericani più rappresentativi della sua generazione insieme a Rodrigo Fresán e Jorge Volpi, il boliviano Paz Soldán racconta ne La materia del desiderio le lotte e l’idealismo di un passato vibrante d’impegno e passione politica, le attuali trasformazioni dell’America Latina e la complessa relazione con gli Stati Uniti.
«Un romanzo eccellente, acuto e provocante».
The Washington Post
«Un sorprendente romanzo sulla paura di impegnarsi in una relazione e sulla distruzione dei miti».
El País
«L’America Latina è cambiata: dimenticate i tucani. Le nuove storie sono urbane e irriverenti. Paz Soldán taglia i ponti col realismo magico».
Newsweek
«L’acclamato Paz Soldán crea una storia in cui politica e passione convergono in una miscela esplosiva».
Publishers Weekly
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LA FAZI PUBBLICA ‘LA MATERIA DEL DESIDERIO’
Roma, 17 mag. – (Adnkronos/Adnkronos Cultura) – Pedro e’ un giovane docente universitario boliviano. Vive negli Stati Uniti ed insegna nello Stato di New York. La sua carriera gli sorride e sembra avere davanti a se’ un futuro molto promettente. Tuttavia, il desiderio di ritornare nel suo paese d’origine, e la necessita’ di sfuggire ad una storia clandestina con la sua allieva Ashley, gli impongono di chiedere alla sua universita’ un periodo sabbatico. Rientra in Bolivia con l’obiettivo di cercare le oscure verita’ sul suo passato. E’ cosi’ che inizia il romanzo di Edmundo Paz Soldan ”La materia del desiderio”, pubblicato dall’editore Fazi.
Arrivato in Bolivia, Pedro si stabilisce dallo zio David, un inventore scontroso e inospitale cominciando subito le ricerche del padre. E’ questo il vero motivo che, in fondo, lo ha spinto a ritornare in Sud America. L’uomo, la cui identita’ appare nebulosa, e’ stato ucciso nel corso di un’imboscata insieme alla zia e ai compagni di lotta. A Pedro la Bolivia, a distanza di molti anni, appare estranea. Ritornato dagli Stati Uniti, anche la sua citta’ d’origine, non e’ piu’ quella di un tempo. ”Questa e’ la mia citta’ scrive infatti – e tuttavia mi sentiro’ un estraneo finche’ non trovero’ uno sguardo conosciuto a cui appoggiarmi, uno sguardo che mi riscatti da questa landa desolata in cui finisco spesso non appena la realta’ si fa piu’ labile”.
La ricerca delle sue origini e della sua identita’ lo mettera’ di fronte ad un mondo che non conosce piu’. Affiora, con sempre maggiore evidenza, una rete di legami, di tradimenti politici, di traumi sociali che si collegano alla realta’ boliviana di questi ultimi anni. Dittatori, narcotrafficanti, rivoluzionari, veri o presunti e terroristi di diversa estrazione, sfilano nelle pagine di Paz Soldan aiutandolo a descrivere un quadro politico confuso ed incerto. In questo senso, le verita’ storiche boliviane e la finzione romanzesca tendono a sovrapporsi dando luogo ad un romanzo in cui la Bolivia non viene descritta piu’ come un paese esotico e lontano.
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