Valentino Ronchi
Riviera
Marianna Delfini nasce nella periferia di Milano. Non in una periferia qualunque, però, ma in Riviera: un angolo defilato della città, sotto la tangenziale, dove lungo l’argine del canale sorge una fila di villette ordinate che osservano placide lo scorrere delle stagioni. In modo tranquillo e defilato scorre anche la vita di Marianna, una bambina quieta e dolce che abita con i genitori e i nonni materni. La famiglia Delfini ha vissuto per generazioni lungo questa pittoresca sponda e, mentre Marianna cresce facendo i conti con le piccole gioie e gli inevitabili dolori di un’esistenza, il passato ogni tanto si riaffaccia per ricordare anche agli adulti com’è stato crescere e formare una famiglia. La migliore amica, la zia girovaga, la scuola, il primo amore, ma anche l’amara ingiustizia del lutto: le giornate della bella Marianna, insieme a quelle di chi le sta attorno, sono scandite e ricomposte come i riflessi della Riviera sulle acque del canale, attraverso una narrazione estremamente dettagliata che si sofferma con abilità sui momenti essenziali di una vita come tante, e quindi proprio per questo irripetibile e unica.
Prova letteraria importante per il poeta Valentino Ronchi, Riviera è un romanzo delicato e costruito con grande cura. La vita di una famiglia nella periferia milanese, i cui piccoli attimi quotidiani sono raccontati con amore e gusto per i particolari, è illuminata dalla straordinaria sensibilità stilistica dell’autore che dimostra qui la sua spiccata e assoluta capacità di osservazione.
Il Madieri accompagnandola alla porta del piccolo, minuscolo suo ufficio disse: «Nessuno capisce granché della vita, ma tutti la vivono. In questa strana – goffa – dolcezza del provarci c’è molto. C’è tutto».