Paul Tillich

Che cos’è il coraggio?

Collana:
Numero collana:
36
Codice ISBN:
9788864115993
Prezzo cartaceo:
€ 17,50
Codice ISBN ePub:
9788876258381
Prezzo eBook:
€ 5.99
Data pubblicazione:
18-06-2015

Traduzione di Giuseppe Sardelli

C’è stato chi, nella storia del pensiero occidentale, ha sostenuto che il suicidio sia uno degli atti che in assoluto richiedono più coraggio. Secondo altri, invece, la scelta più coraggiosa che si possa fare è proprio quella di vivere, di rimanere nonostante tutto a occupare il proprio posto nel mondo, di scegliere di esistere. È a questo coraggio che dedica la sua riflessione Paul Tillich.

Cosciente che si può definire il coraggio solo opponendolo alla paura, il teologo tedesco passa in rassegna la galleria di nature morte che sono le paure più profonde dell’uomo in quanto uomo. Il terrore della morte e della sofferenza, innanzitutto, la paura di essere esposti alla crudeltà del fato, ma anche l’angoscia che tutto sia senza senso e la nostra vita priva di significato e i profondi sensi di colpa per il male che noi stessi prima o poi ci troviamo a fare agli altri.

Nel corso della sua storia l’uomo ha inventato dei modi per confinare queste paure ancestrali negli angoli più remoti della mente, in quell’abisso dove secondo Nietzsche non si guarda mai perché, altrimenti, «anche l’abisso vorrà guardare dentro di te». Ha inventato delle maschere che assomigliano al coraggio e spesso riescono a sostituirlo, facendoci dimenticare ciò di cui abbiamo paura, ma non lo sono davvero. E cos’è, allora, il coraggio?

È da qui, dopo aver fatto cadere una a una tutte le maschere dietro le quali ci nascondiamo, che Paul Tillich muove la parte decisiva della sua indagine, quasi un giallo esistenziale. Per scoprire cos’è il vero coraggio, che non si definisce solo in negativo come la capacità di superare la paura ma anche e soprattutto in positivo, come la forza e la volontà di affermare se stessi.

Paul Tillich (1886-1965) è stato uno dei più influenti teologi del ventesimo secolo. Nasce a Starzeddel, un paesino allora appartenente alla Germania (oggi alla Polonia), figlio di un pastore luterano. Nella sua formazione si intrecciano la forte sensibilità religiosa della sua famiglia e le idee umanistiche che incontra nei suoi studi; anni dopo, proprio per questo, in uno scritto autobiografico si definirà un teologo «alla frontiera». Ordinato pastore luterano a ventisei anni, partecipa alla prima guerra mondiale in qualità di cappellano dell’esercito tedesco. Dopo la guerra insegna in diverse università della Germania; quindi, all’avvento del nazismo, è costretto a fuggire in America per aver difeso degli studenti ebrei. Negli Stati Uniti prosegue la sua carriera accademica nelle università di Columbia, Harvard e Chicago e, grazie alle sue pubblicazioni, acquisisce prestigio e notorietà. Muore a sessantanove anni. Teologia sistematica è la sua opera filosofica maggiore. Che cos’è il coraggio? è il suo lavoro più conosciuto.

Privacy Policy   •   Cookie Policy   •   Web Design by Liquid Factory