Catherine Meyer
Il libro nero della psicoanalisi
Traduzione di Emilia Bitossi, Maria Caracciolo, Federica Di Lella, Stefania Micheli, Isabella Mingo, Bettina Renzoni, Paolina Russo, Maria Laura Vanorio
Quaranta autori internazionali – storici, filosofi, psicologi, medici, ricercatori, ex pazienti – sostengono in questo libro tesi che il pubblico italiano non è abituato ad ascoltare, ma che la maggioranza della comunità scientifica ritiene fatti assodati. La psicoanalisi è una scienza? No, è una potente e seduttiva fabbrica di favole. La psicoanalisi guarisce? Quando lo fa è spesso per un effetto placebo, o per il buon rapporto che alcuni analisti riescono a instaurare con alcuni pazienti, e nel caso di molte sindromi è in netto svantaggio rispetto ad altre forme di psicoterapia e alla terapia farmacologica. La psicoanalisi aiuta a conoscere se stessi? Tutt’altro: le ipotesi teoriche su cui si basano gli interventi degli analisti ortodossi fanno acqua da tutte le parti. Da quando i concetti fondamentali della psicoanalisi si sono diffusi nella società occidentale, siamo diventati genitori migliori? No: madri e padri si sono assunti responsabilità insostenibili, ma alle quali tuttavia si affannano a tener testa, e i figli sviluppano una forma perniciosa di intolleranza alla frustrazione. Freud era un ricercatore imparziale e rigoroso? No, deformava i fatti emersi nelle sedute per ritagliarli a misura delle proprie incerte teorie, e non brillava per deontologia. Le società psicoanalitiche sono centri di ricerca? No, sono piuttosto centri di potere, in cui conventicole in eterno litigio difendono striminziti interessi. Arricchito da testimonianze in prima persona di pazienti delusi quando non francamente vessati, e da una pars construens che sostiene le terapie alternative (familiare e di coppia, cognitivo-comportamentale, sessuale, farmacologica…), Il libro nero della psicoanalisi è una disamina dovuta, chiara e completa del “mito” della psicoanalisi.
Catherine Meyer è stata allieva della Scuola normale superiore.
Mikkel Borch-Jacobsen, filosofo e storico della psicoanalisi, insegna all’Università di Washington. In Italia è uscito il suo Lacan, il maestro assoluto (Einaudi, 1999).
Jean Cottraux, psichiatra ospedaliero, è direttore dell’Unità per il trattamento dei disturbi dell’ansia al Centro ospedaliero universitario di Lione.
Didier Pleux, dottore in psicologia, è direttore dell’Istituto francese di terapia cognitiva.
Jacques Van Rillaer, insegna psicologia all’Università di Louvain-la-Nevue, Belgio. In Italia è stato tradotto il suo Psicologia della vita quotidiana. Una riflessione scientifica non freudiana (Dedalo, 2005).
«Il libro nero della psicoanalisi è senza dubbio il primo vero libro di storia della psicoanalisi».
«Le Monde»
«Un attacco senza precedenti al sapere freudiano… La discussione non sarà certo facile. E le polemiche rischiano di essere roventi».
Fabio Gambero, «la Repubblica»
«Non solo accuse di plagio e scarsa efficacia: “L’autore falsificava i dati”».
«Corriere della Sera»
«Un compendio di tutte le critiche che la psicoanalisi ha subito negli ultimi trent’anni e più e che attingono a una consolidata storiografia revisionista, a una critica epistemologica delle sue credenziali scientifiche, e a quella che in America è stata battezzata pop history».
Alessandro Pagnini, «Il Sole 24 Ore»
«È scoppiata una guerra psicologica, scatenata da un libro che esorta il pubblico a smettere di dare sempre la colpa ai propri genitori».
«The Observer»
– 01/11/2008
L’Italia sul lettino
– 06/01/2007
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– 18/03/2007
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– 08/05/2007
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Lettino e misfatti
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