Grace Dalrymple Elliott

La nobildonna e il duca

COD: 069059b7ef84 Categorie: , , Tag:

La mia vita sotto la Rivoluzione

Collana:
Numero collana:
67
Pagine:
128
Codice ISBN:
9788881123087
Prezzo cartaceo:
€ 13,00
Codice ISBN ePub:
9788876253638
Prezzo eBook:
€ 4.99
Data pubblicazione:
01-09-2001

Postfazione di Daria Galateria
Traduzione di Laura Pugno

La nobildonna e il duca (titolo originale La mia vita sotto la Rivoluzione) è il diario della nobildonna inglese Grace Elliott, amante del duca d’Orléans, detto Philippe Egalité per la sua vicinanza al partito della rivolta. Assolutamente inedito in italiano, e appena ristampato in Francia dopo oltre cent’anni a causa del suo contenuto fortemente critico verso la Rivoluzione Francese, La nobildonna e il duca racconta le esperienze personali di Lady Elliott in Francia dal 1790 al 1795, si distingue da tutti gli altri memoriali analoghi per la straordinaria personalità dell’autrice, che ebbe modo di conoscere dall’interno le manovre del duca d’Orléans, personaggio chiave degli inizi della Rivoluzione che aveva tentato di manipolare per favorire la propria ascesa. Grace Elliott era una donna sensibile e generosa, il cui cuore era legato alla Francia e ai francesi, capace di offrire ospitalità ai “patrioti” della Rivoluzione come di salvare la vita, a rischio della propria, al governatore realista delle Tuileries, sfuggito per miracolo al massacro del 10 agosto. Una donna che impegnò tutta la sua capacità di persuasione per aprire gli occhi al duca di Orléans, e gli palesò tutto il suo orrore per la viltà e lo spergiuro del suo voto regicida. Ma che soffrì per lui quando lo vide perduto. “Ancora una volta, mi supplicò di abbandonarlo e di andare a mettermi in salvo. Gli dissi chiaramente che non l’avrei mai fatto, a nessun prezzo: avevo deciso di salvarlo, o sarei morta con lui”. Da La nobildonna e il duca è tratto l’omonimo film di Eric Rohmer – distribuito in Italia da BIM.

LA NOBILDONNA E IL DUCA – RECENSIONI

 

Taglietti Cristina, CORRIERE DELLA SERA
– 21/09/2001

 

Vita da gentildonna durante il Terrore

 

IL LIBRO DEL GIORNO Il giorno in cui i rivoluzionari andarono ad arrestarla, Grace Dalrymple Elliott prese qualche piccolo diamante che poteva stare nelle tasche («non riuscii nemmeno a legarmi le sottogonne»), poi fuggì nelle campagne e, una volta c alata la sera, raggiunse la casa estiva di Meudon. Non servì a molto perché di lì a qualche ora l’ arrestarono comunque e la rinchiusero in una stanza enorme e puzzolente che in precedenza era stata occupata da qualche centinaio di conigli. Così la n obildonna inglese, amante prima del principe di Galles, da cui ebbe una figlia, e poi di Filippo d’ Orléans, raccontò l’ episodio nel diario da cui Eric Rohmer ha tratto il film presentato al Festival di Venezia. Il testo, pubblicato da Fazi con il t itolo La nobildonna e il duca – La mia vita sotto la rivoluzione, è il ritratto di un’ aristocratica intelligente e disinvolta, frivola e piena di umanità, grande seduttrice, ma capace di fedeltà alle idee e alle persone anche quando sono perdenti. A ll’ inizio della Rivoluzione il suo legame sentimentale con il duca d’ Orléans era finito, ma era rimasta un’ amicizia sincera che non mutò neppure quando il duca, che appoggiava la Rivoluzione, votò per la morte del re Luigi XVI suscitando le ire di Grace che invece era devota al re e amica della regina. Il fascino immediato del libro sta nel fatto che uno dei momenti più importanti della Storia, la Rivoluzione francese e soprattutto gli anni del Terrore, sia visto dall’ interno. Madame Elliott racconta episodi vissuti in prima persona, come quello del gruppo di soldati, incontrati in rue Saint-Honoré, alla vigilia della presa della Bastiglia, che lanciano nella sua carrozza la testa di Foulon da poco ghigliottinato. In tono lieve, a volte ironico, Grace Elliott dipinge la vita quotidiana di una donna abituata al lusso costretta in prigioni promiscue con una sola bottiglia di acqua melmosa al giorno per bere e lavarsi e una dieta a base di aringhe fornite dagli olandesi che avevano ri mborsato in questo modo un debito con la Repubblica. Una quotidianità fatta anche di incontri eccezionali, come quello con il boia, giovane assai bello ed elegante («Il vostro collo è così lungo e sottile che, se mai dovessi giustiziarvi, sarebbe cos a fatta in un batter d’ occhio» le dice), o quello con Mme de Beauharnais, futura moglie di Napoleone. Le due donne, entrambe graziate, si incontrano qualche tempo dopo e Madame Elliott, franca come sempre, chiede alla signora Bonaparte: «Come avete potuto sposare un uomo dal cognome così plebeo?».

La nobildonna e il duca - RASSEGNA STAMPA

Privacy Policy   •   Cookie Policy   •   Web Design by Liquid Factory