
Erskine Caldwell
La via del tabacco
Prefazione di Joe Lansdale
Traduzione di Luca Briasco
Torna in libreria il capolavoro di Erskine Caldwell, dichiarato dalla Modern Library come uno dei cento libri più importanti del Novecento. Con la ripubblicazione in Italia de La via del tabacco, cui seguiranno gli altri titoli di Caldwell, a cominciare da Piccolo campo e Fermento di luglio, Fazi Editore intende riportare all’attenzione dei lettori italiani uno dei più grandi scrittori americani.
Erskine Caldwell è il cantore della povertà, dell’imbarbarimento, della disperata lotta per la sopravvivenza dei contadini del Sud, una terra desolata che la Grande Depressione del ’29 aveva deprivato di ogni speranza di rinascita. Un mondo aspro e crudele, i cui confini coincidono con un avaro lembo di terra in cui abita una famiglia, i Lester, le cui necessità sono altrettante declinazioni della violenza, di una brutalità abbagliante e feroce che non ammette possibilità di riscatto.
Censurato, criticato – contro di lui e contro Faulkner scriverà parole di fuoco Margaret Mitchell, l’autrice di Via col vento, accusandoli di aver descritto “senza troppi riguardi” la miseria degli Stati del Sud – tradotto in 43 lingue, Erskine Caldwell è stato definito lo scrittore più letto del mondo con ottanta milioni di copie vendute. Da La via del tabacco (1932), John Ford trasse nel ‘41 un film entrato nel mito; nel 1945 Luchino Visconti ne diresse una memorabile trasposizione teatrale, avvalendosi della traduzione di Suso Cecchi d’Amico e dell’interpretazione di Vittorio Gassman.
Erskine Caldwell è nato nel 1903 a White Oak, in Georgia, ed è morto nel 1987. Figlio di un pastore presbiteriano, trascorse l’infanzia trasferendosi da uno stato all’altro seguendo il padre nelle diverse parrocchie che gli venivano affidate. Quando nel 1929 il suo romanzo d’esordio Il bastardo fu dato alle stampe, le copie furono sequestrate dalle autorità. Nel ’33, dopo l’uscita de Il piccolo campo, fu addirittura arrestato. Scrisse i romanzi appartenenti al cosiddetto “ciclo del Sud” (La via del tabacco, il Piccolo campo, Fermento di Luglio) povero in canna e in solitudine, in una fattoria semiabbandonata: solo più tardi ottenne i riconoscimenti che meritava, divenendo uno degli scrittori più noti, discussi e ammirati d’America. Proposto per il Nobel alla fine degli Sessanta, nel 1984 Caldwell fu eletto membro dell’American Academy of Arts and Letters.
«Quando La via del tabacco apparve nelle librerie, colpì i lettori come un fulmine scagliato direttamente da Zeus. Non c’era mai stato niente di simile».
dalla prefazione di Joe Lansdale
«La via del tabacco: è quanto un uomo, qualsiasi uomo, dovrebbe chiedere alla vita di leggere. Non ha bisogno d’altro».
William Faulkner
«Erskine Caldwell è uno dei uno dei cinque o sei maggiori scrittori d’America».
Elio Vittorini
«La via del tabacco è uno dei migliori libri americani di tutti i tempi».
Fernanda Pivano
«Il talento di Caldwell è unico. Non ha pari».
The New York Times
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