Helmut Schmidt
L’essenza del bene comune
Traduzione di Madeira Giacci
La responsabilità etica in politica è un tema fondamentale nell’agenda attuale. E Helmut Schmidt – ex cancelliere tedesco e figura di primo piano nel panorama internazionale del dopoguerra – lo affronta ripercorrendo a ritroso la sua vita privata e pubblica. Testimone e attore principale della storia degli ultimi cinquant’anni, l’autore propone in questo libro un’intensa riflessione sul ruolo della politica, rileggendo la propria esperienza alla luce di alcuni interrogativi fondamentali per un amministratore della cosa pubblica: quali sono i doveri di un leader? Come agire quando si verifica uno scontro tra due o più interessi? Deve sempre prevalere l’interesse pubblico? Ma, a venticinque anni dal ritiro ufficiale dalla scena politica, Schmidt si confronta anche con alcune questioni centrali nell’assetto globale di oggi quali il ruolo internazionale degli Stati Uniti, l’incerta tenuta dell’Unione Europea, l’ascesa delle nuove potenze economiche (Cina, India, Brasile), il confronto-scontro tra Oriente e Occidente, l’eredità storica del pesante passato della Germania e le prospettive future del suo paese.
Ricco di aneddoti e retroscena inediti, L’essenza del bene comune è quindi, più che una convenzionale autobiografia, una vivida testimonianza che entra nel tessuto del panorama politico contemporaneo, sviscerandone problemi e contraddizioni, crisi e possibili soluzioni grazie all’ineguagliabile esperienza di chi li ha vissuti in prima persona sempre da protagonista.
«Già tanto tempo fa ho preso a norma la vecchia citazione latina che recita “salus publica suprema lex”. Nel frattempo ho compreso che la massima del bene pubblico non sembra rappresentare l’imperativo ultimo di molti politici, né tanto meno di molti manager, che evidentemente accordano priorità assoluta al proprio prestigio personale, al proprio potere personale o anche alla propria ricchezza personale. La ragione e la morale possono portare a opinioni diverse in merito all’essenza del bene comune in una situazione concreta. Tuttavia, e anche questo l’ho compreso nel corso del tempo, sia una struttura democratica all’interno del paese sia rapporti pacifici in ambito di politica estera si basano sulla disponibilità al compromesso e alla tolleranza».