Eudora Welty
Lo sposo brigante
Introduzione di Simone Barillari
Traduzione di Isabella Zani
Agli inizi dell’Ottocento la vita è dura nei territori lungo la Pista dei Natchez, l’antico sentiero pellirossa che dal Mississippi conduce al Tennessee. Clement Musgrove, un ricco piantatore di tabacco sopravvissuto a un’aggressione degli indiani, vive su queste terre con la seconda moglie, la malvagia Salomè, e la figlia Rosamond, bella e affettuosa per quanto incorreggibilmente bugiarda. Un giorno la ragazza torna a casa nuda e racconta al padre e alla matrigna una storia incredibile: un brigante mascherato le ha rubato tutti i vestiti. Si tratta di Jamie Lockhart, un affascinante fuorilegge dal quale in seguito Rosamond si lascerà rapire; poi, perdutamente innamorata, intreccerà con lui un’appassionata storia d’amore. Con Lo sposo brigante, romanzo breve scritto nel 1941 e ispirato all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, Eudora Welty ci offre una delicata favola per adulti. E, come in ogni favola che si rispetti, non ci priva nemmeno del lieto fine; però nella sua lingua vivace e preziosa, ricca ma mai ridondante, ci costringe a interrogarci su cosa siano davvero l’amore e la verità.
«Una delicata favola moderna, dove ironia e humour, completo nonsense, profonda saggezza e surreali stravaganze compongono una unità poetica attraverso il potere di uno stile schietto e squisito».
«New York Times»
«La favolosa innocenza della vecchia frontiera, la spensieratezza, l’elogio affettuoso, l’incedere superbo e solenne… la Welty riesce a catturare tutto ciò per il semplice fatto che scrive per la gioia del mondo che ha ritratto, e con un occhio sempre rivolto alla commedia e alla poesia che esso racchiude».
«New York Herald Tribune Books»
«Sfacciato e irresistibile ai livelli di Candido. Nonostante la sua ricca, tumultuosa fantasia, la Welty scrive in una prosa castigata e meravigliosa».
«New Yorker»
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L’Incipit