Francesco Muzzopappa
Sarò breve
Un ricco patrimonio e uno scritto.
Un morto che parla, libero finalmente di dire quello che pensa.
Ennio Rovere fa testamento. Ha impiegato l’intera esistenza per costruire un sogno e ci è riuscito mettendo su un mobilificio di successo che porta il suo nome in Brianza. Si è fatto da solo, ha avuto fortuna, anche se la sua vita non sempre è stata facile. Ha avuto amori più o meno fortunati, mogli più o meno fedeli, figli più o meno litigiosi, collaboratori più o meno capaci. Con il testamento, però, ha l’occasione di rimettere tutti a posto: dalla prima moglie all’esuberante donna di servizio, dal figlio minore allo zelantissimo autista, dal dentista al cane devoto. Mai come adesso, si sente libero di parlare e dire finalmente la sua.
Con la scusa di distribuire in maniera equa il suo patrimonio, il protagonista di questo libro ripercorrerà per iscritto la propria esistenza, intrecciando dinamiche familiari e lavorative, premiando quanti davvero hanno meritato il suo affetto e punendo senza pietà tutti gli altri, senza risparmiarsi neppure nel giudizio.
Ormai, questo è chiaro, non ha più nulla da perdere.
Un autore amatissimo dai suoi lettori torna in libreria con un romanzo originale e pieno di inventiva, un testamento in forma di commedia dallo spirito dissacrante e tutto da ridere.
«Muzzopappa ci porta a spasso nel lato più surreale e divertente del quotidiano».
Nathascia Severgnini, «la Lettura – Corriere della Sera»
«Muzzopappa ha la capacità di far ridere con garbo».
Ilaria Zaffino, «Robinson – la Repubblica»
«Niente, più di un romanzo umoristico ben scritto, può toccare la verità rendendola magicamente reversibile».
Amalia Zordan, «D – la Repubblica»
«Muzzopappa ha un’ironia intelligente, un umorismo raffinato come negli scrittori italiani se ne vede poco».
Alessandra Tedesco, «Radio24»
«Muzzopappa: punto di riferimento ormai granitico quando si tratta di scegliere qualcosa di spensierato».
Tegamini
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