Emilia Hart
Weyward
Traduzione di Enrica Budetta
Tre donne. Cinque secoli. Un segreto. La caccia alle streghe non è mai finita.
Hanno fatto di tutto per metterci in gabbia, ma una donna Weyward sarà sempre libera e selvaggia.
2019. Con il favore del buio della sera, la trentenne Kate fugge da Londra alla volta del Weyward Cottage, una vecchia casa di campagna ereditata da una prozia che ricorda appena. Avvolta da un giardino incolto su cui torreggia un acero secolare, la dimora la proteggerà da un uomo pericoloso. Presto, però, Kate inizierà a capire che le sue mura custodiscono un segreto molto antico.
1942. Mentre la guerra infuria, la sedicenne Violet è ostaggio della grande e lugubre tenuta di famiglia. Vorrebbe soltanto arrampicarsi sugli alberi e poter studiare come suo fratello, ma da lei ci si aspetta tutt’altro. Un pensiero inquietante, poi, la tormenta: molti anni fa, poco dopo la sua nascita, la madre è scomparsa in circostanze mai chiarite. L’unica traccia di sé che ha lasciato è un medaglione con incisa la lettera W.
1619. La solitaria Altha, cresciuta da una madre che le ha trasmesso il suo amore per il mondo naturale, viene accusata di stregoneria; rinchiusa nelle segrete di un castello, presto sarà processata. Un contadino del villaggio è morto dopo essere stato attaccato dalla propria mandria, e la comunità locale, coesa, ha puntato il dito contro di lei: una donna insolita. E le donne insolite fanno paura.
Ma le Weyward appartengono alla natura. E non possono essere addomesticate. Intrecciando con maestria tre storie che attraversano cinque secoli, Emilia Hart ha dato vita a un potente romanzo sulla resilienza femminile e sulla forza salvifica della solidarietà tra donne in un mondo dominato dagli uomini.
«Un libro che parla di noi. Una lettura per questi nostri tempi, nella speranza che in futuro non abbiamo più bisogno della forza di Altha, Violet e Kate».
Licia Troisi, «Robinson – la Repubblica»
«È un romanzo fortemente emotivo, in cui si avvertono l’urgenza e la freschezza dell’immaginario dell’esordiente ma anche i rimandi che lo hanno coltivato – a Margaret Atwood su tutti».
Alessia Gazzola, «TTL – La Stampa»
«Un page-turner davvero avvincente. Emilia Hart ha scritto una storia brillante sulla forza, la resilienza e il potere di tre donne attraverso i secoli, sullo splendido sfondo di una natura fragile e meravigliosa. Questo è un esordio eccezionale».
Abi Daré
«Weyward abbraccia la vita di tre donne in tre secoli diversi, legate dal sangue e da un dono davvero unico. La scrittura è meravigliosa, le donne sono meravigliose e ogni storia è appassionante. Vivo, vivido, avvincente. Vera magia».
Abigail Dean