Pieter Aspe
Le inchieste del commissario Van In 1
Il quadrato della vendetta
A guidare le indagini di questo primo caso è un antico enigma ispirato alla filosofia dei templari, misteriosamente collegato ai crimini di una delle più conosciute e rispettate famiglie della regione, i Degroof. Tutto inizia con una strana rapina in una gioielleria; i ladri hanno lasciato una sola traccia, il celebre quadrato «sator», venticinque lettere che possono dare luogo a combinazioni basate sul palindromo, la simmetria e i giochi di specchi. Da qui parte l’inchiesta di Van In, che coinvolgerà intrighi e interessi politici, segreti alchemici e antiche vendette.
Caos a Bruges
Al termine di una notte glaciale un turista tedesco, ferito gravemente, muore tra le braccia di un poliziotto. Quando, tra i suoi effetti personali, Van In scopre una foto della statua di Michelangelo La Madonna col bambino, da secoli proprietà della città, gli appare evidente che in questo omicidio c’è qualcosa che non torna. Poco dopo, qualcuno tenta di far saltare in aria i monumenti di Bruges. Ma il commissario è impegnato a fare tutt’altro: qualcosa che non piacerebbe affatto a Hannelore… In questo secondo episodio, Van In si scontrerà con gli esponenti più altolocati della città, fino a svelare un passato sul quale si allunga la nera ombra del nazismo.
Le maschere della notte
Nel giardino di un villino della periferia chic di Bruges, una bambina ritrova uno scheletro umano. Van In è incaricato di svolgere le indagini; lo affianca la sua Hannelore, che aspetta un figlio ma sembra non riuscire a stare a riposo neppure per un attimo. Si scopre così che, anni prima, la casa in cui la piccola abita ospitava un bordello di lusso, frequentato dai notabili della zona. Al centro della terza inchiesta del commissario Van In spiccano le miserie e i fragili splendori di tutto il bel mondo belga: giochi sessuali al limite del lecito, corruzione, clientelismo delle forze dell’ordine, pedofilia, prostituzione.